Un’opera in sei atti, un viaggio psichedelico nella mente di un creatore. All’ombra di Annihilator.
Il volume è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo, sullo shop digitale di Saldapress.
La trama di Annihilator
Ray Spass (si pronuncia “speis”) è uno sceneggiatore, lo stereotipo dello scrittore maledetto. Ha perso la sua fidanzata Luna, ha un passato di successo ma scadenze pressanti. Ha una casa teatro di omicidi e altri atti efferati, ma soprattutto si concede una pazza vita fatta di droga, sesso e richiami al satanismo.
Max Nomax è il protagonista del nuovo racconto di Ray, un criminale, condannato a un’eterna prigionia sulla stazione Dis, vicina all’orizzonte degli eventi dell’Annichilatore, un buco nero al centro della galassia. Un luogo che ha sempre fatto impazzire tutti i suoi ospiti, con la sua tetra maestosità. Per Max si tratta di una sfida: la sua pena non finirà mai, ha bisogno di evadere. In quella prigione si trova accanto Olympia, una delle sue vittime, la donna che amava.
Max compare nel mondo reale, a casa di Ray, senza sapere come ci sia arrivato.
Ray è malato, il suo tumore al cervello gli concede ancora poco tempo. Ma è l’unica persona che può ricostruire la storia, molto più reale di quanto fosse prevedibile.
Dalla sua mente emergono Vada, un imperatore spaziale dai poteri immensi. Jet Makro, l’arci-annichilatore, il campione di Vada, che si lancia alla ricerca di Max.
Sarà tutto vero, o solo il frutto di un’allucinazione? A chi crederà Ray, ai dottori, o al suo nuovo protagonista?
L’opera
Annihilator è una storia da leggere senza fretta, lasciandosi cullare dalla narrazione. E no, con questa considerazione non mi riferisco a un ritmo lento e rilassante, ma al fatto che provare ad opporsi risulterebbe fatale. Per dirla con le parole di Ray, qui l’horror gotico spaziale si mischia con un dramma romantico postmoderno.
Il racconto è decisamente spezzettato e si muove su diversi piani, temporali e psicologici.
Ray e Max sono due facce della stessa medaglia, si sprecano i parallelismi tra queste due figure disperate, alla ricerca della verità.
Tutto di questo volume disorienta, a cominciare da un layout disordinato e schizofrenico, con una palette cromatica ben definita per scandire ogni scena.
Le inquadrature sono super dettagliate o viceversa dipingono campi lunghissimi, come se non fossimo abbastanza disturbati da quello che sta succedendo.
Anche i dialoghi sono frammentati, tra una citazione cinematografica e una considerazione esistenzialista.
Il lavoro di Ray e la fuga di Max proseguono fianco a fianco, ma più si procede con la storia, più diventa labile il confine della realtà. Chi ha creato chi? Dove si colloca il nostro punto di vista? Cosa dobbiamo ancora scoprire?
La fine di questo viaggio si può probabilmente definire come positiva per i canoni tradizionali, ma qualcosa continua a non quadrare. Permane una sensazione di scomodità. Tutto normale, dopo essere entrati nella mente di due folli.
Gli annihilator della storia sono molteplici, appaiono uno dopo l’altro in rapida successione. C’è il grande buco nero, pronto ad inghiottire tutta la materia circostante. C’è Jet Makro, un combattente che non si pone mai domande. Ci sono i guerrieri al servizio di Vada, persone senza volto, che svolgono il loro lavoro tutti i giorni, a discapito delle altre forme di vita intelligenti della galassia.
Anche l’altro mondo è inaspettatamente pieno di annihilator. Disseminate a Hollywood ci sono tantissimi individui che traggono soddisfazione dall’arrecare danno agli altri, dall’imporre la propria volontà, senza curarsi degli altri.
A suo modo, in questa meta critica non troppo velata al mondo dell’intrattenimento statunitense, Ray distrugge se stesso, rovina tutti i suoi rapporti, non riesce ad esprimere la sua genialità. Perché potrebbe non essere un genio, ma soltanto un autore a cui piacciono le esperienze estreme.
Ray sembra essere soltanto una versione riuscita male di Max, che invece è il protagonista di una missione impossibile, una storia speciale, di amore, morte e resurrezione. Con un nemico inarrestabile, che ha mietuto innumerevoli vittime. Una sceneggiatura di sicuro impatto, che porterà alla realizzazione di pellicole di successo, adorate dal pubblico. Tutto il mondo potrà vedere le sue gesta sul grande schermo. Anzi, tutto l’universo.
Scheda Tecnica
Formato: 18×28, colore
Pagine: 224
Storia: Grant Morrison
Disegni: Frazer Irving
Traduzione: Stefano Formiconi