Studio Khara, che detiene i diritti del franchise di Evangelion, giunto ormai alla sua fase finale, almeno per ora, ha rilasciato delle linee guida per i fan in materia di fanart.
In puro stile giapponese, alcune avvertenze riguardano l’ovvia violazione di copyright, invitando a non realizzare contenuti da cui trarre profitto commerciale. Altre però sono di più difficile lettura.
Oltre a scoraggiare l’uso esclusivo di Evangelion come tema per il proprio canale Youtube o Patreon, viene autorizzata la monetizzazione di audio e video di breve durata.
Per permettere agli appassionati di “produrre fanart in modo semplice e senza preoccupazioni”, non sarà possibile utilizzare la proprietà intellettuale Khara per promuovere razzismo, intolleranza e messaggi politici. Non è autorizzato l’uso di eccessiva violenza, così come lo sconfinamento nella pornografia.
Quest’ultimo punto rappresenta un possibile terreno di scontro, visto che alcuni dei personaggi del franchise sono tra i più ritratti in situazioni non propriamente adatte ai minori. Lo stesso vale per artisti e cosplayer, che a volte cercano di ricreare il contesto di Neo Tokyo III per i loro lavori.
Le linee guida sono state realizzate in occasione della collaborazione tra Evangelion e Pixiv, grandissima piattaforma multimediale giapponese, in cui è in corso un progetto della durata di sei mesi che vedrà coinvolti diversi utenti. Si comincia il 19 gennaio, appena prima dell’esordio nelle sale di Evangelion 3.0+1.0, previsto per il 23 gennaio, se non ci saranno ulteriori variazioni.
1/5) 先日発表した『エヴァンゲリオン』のファン創作物についてのガイドラインについて、その一部分だけが切り取られ、意図が歪んで伝わってしまっていると感じるので、少し補足したいと思います。
まず、このガイドラインはファン活動をその内容含め【規制・禁止】するものではありません。
— 株式会社カラー (@khara_inc) December 30, 2020
Studio Khara, dopo aver accolto le prime reazioni del pubblico, ha tenuto a specificare che non c’è nessuna intenzione di vietare agli appassionati di ispirarsi al mondo di Evangelion per realizzare i propri progetti, ma è necessario avere alcune regole di base per evitare spiacevoli inconvenienti. Attraverso queste regole chiare a tutti, l’idea è di dare uno standard utilizzabile per il futuro.