Eiga Doraemon: Nobita no little Star Wars uscì per la prima volta nel 1985 nelle sale giapponesi. Si trattò del sesto film di animazione ispirato dal manga di Fujiko Fujo, prodotto dalla Shin-Ei Animation. Come suggerisce il titolo, la trama riprende in stile di parodia la saga di George Lucas, rivisitandola con i personaggi dell’anime.
Ora, trentasei anni dopo, Susumu Yamaguchi e Dai Sato lavorano per riproporre la pellicola; il remake dovrebbe essere reso disponibile al pubblico dal 5 marzo in poi, mantenendo il titolo originale. A ospitare i nuovi artisti sono sempre le sale della Shin-Ei Animation, che ha firmato tutte le produzioni legate alla storia di Doraemon sin dagli esordi.
Il film ha già una colonna sonora dal titolo “Universe”, di sottofondo al trailer. Pur essendo un remake, Nobita no little Star Wars 2021 è ufficialmente il quarantunesimo lungometraggio del franchise, a seguito di Nobita’s no Shin Kyoryu uscito il 7 agosto.
Doraemon e le (sue) Guerre Stellari
L’avventura di Nobita e di Doraemon nell’universo della Forza comincia in modo del tutto casuale, quando il ragazzino trova uno strano giocattolo a forma di missile. L’oggetto tuttavia risulta essere un velivolo reale, con all’interno un pilota in miniatura, Papi.
Papi rivela a Nobita di essere un alineo, per la precisione il presidente del pianeta Pirika, da cui è dovuto fuggire in fretta perché il dittatore Gilmore appena salito al potere gli sta dando la caccia. Come a provare la sua storia, un’astronave si schianta a casa di Suneo (Zippo): si tratta di un mezzo della PCIA, il corpo di polizia al servizio di Gilmore che è riuscita a individuare il pianeta dove Papi si è rifugiato.
Doraemon e i ragazzini si offrono subito di aiutare il presidente nascondendolo agli agenti, ma le cose si complicano quando questi riescono a rapire Shizuka, oltre ad un gadget di fondamentale importanza…