Oggi presentiamo il nostro parere sul nono volume di Birthright, serie fantasy pubblicata da Image Comics a partire dal 2014. Il fumetto è stato scritto da Joshua Williamson, i disegni sono di Andrei Bressan mentre i colori si devono ad Adriano Lucas. Il nono volume raccoglie gli ultimi cinque numeri, dal 41 al 45, di questa straordinaria saga familiare che gioca con l’elemento ricorrente della profezia, del destino e del viaggio dell’eroe.
La serie segue la famiglia Rhodes, composta dai genitori Aaron e Wendy e dai figli Brennan e Mikey. In seguito all’improvvisa scomparsa di Mikey durante una passeggiata nel bosco con il padre, il resto della famiglia si sgretola. Tutto cambierà quando un anno dopo l’FBI porrà i tre Rhodes di fronte a un uomo che sembra essere la quintessenza di un barbaro uscito fuori da una qualunque opera di genere fantasy.
Con loro sorpresa, l’uomo afferma di essere il loro Mikey e di essere cresciuto in un regno magico di nome Terrenos, dove una profezia lo aveva predestinato a diventare l’eroe leggendario che avrebbe sconfitto la tirannia del malvagio Dio-Re Lore. Mike, dopo aver sconfitto Lore, ha potuto finalmente fare ritorno a casa ma il suo compito non è ancora finito. Sta infatti dando la caccia a cinque potenti maghi, pericolosi criminali di guerra che devono essere eliminati.
Presto veniamo a sapere che le cose in realtà non sono davvero andate così. Mikey ha sì affrontano Lore, ma è stato sconfitto e ora lavora per lui. I cinque maghi a cui da la caccia hanno eretto una barriera tra la Terra e Terrenos, che scomparirà una volta che saranno tutti eliminati, permettendo a Lore di estendere il proprio dominio a un intero nuovo mondo.
Si succedono vari colpi di scena, tradimenti e rivelazioni. Uno dei cinque maghi, Samael, si scopre essere il padre di Aaron, mentre Brennan realizza di possedere, come il nonno, capacità magiche. Mikey inoltre rivelerà di non aver mai smesso di combattere contro Lore, anche se al momento è costretto a seguire i suoi ordini. Fa anche la sua comparsa Rya, una donna che ha combattuto al fianco di Mikey a Terrenos e che porta in grembo suo figlio.
Uno dopo l’altro però i cinque maghi muoiono. La barriera tra i due mondi svanisce e le armate di Lore iniziano a riversarsi sulla Terra. Questo è, in breve, il punto in cui avevamo lasciato i protagonisti.
Ma prima di inoltrarci in questo scontro mozzafiato, ecco alcune delle nostre altre recensioni che potrebbero interessarti:
Trama
La storia riprende una settimana dopo l’inizio dell’invasione delle truppe di Lore. La guerra sembra essere in una fase di stallo, con gli invasori tenuti precariamente a bada dall’esercito terrestre. Sul campo di battaglia fa però la sua comparsa il Dio-Re Lore in persona accompagnato da un prigioniero in catene.
Si tratta di Rook, un troll che tempo prima lo aveva tradito per unirsi alla resistenza e che fece da padre e maestro a Mikey durante la sua permanenza su Terrenos. Lore gli parla della sua infanzia trascorsa sulla Terra nel 1969, dove gli fu rivelato da tre streghe di essere il prescelto, destinato a portare pace dopo la guerra. O, meglio, a dare inizio alla guerra affinchè dopo possa esserci una pace.
Approfittando dell’allontanamento temporaneo di Lore, Rook riesce a scappare e va alla ricerca di Mikey. Nel frattempo, in una base militare, Mikey interroga le tre streghe per scoprire il piano di Lore, ma senza successo. La base viene improvvisamente attaccata da un branco di licantropi. In un primo momento Mikey crede che siano li per liberare le streghe, ma una volta arrivato alla loro cella scopre che la missione delle belve era quella di uccidere le tre prigioniere degli umani in modo da chiudere loro la bocca per sempre.
Un nuovo allarme viene lanciato dalla base, ma una volta che Mikey arriva sul luogo dello scontro si trova davanti una terribile sorpresa. Rook giace disteso al suolo, ferito mortalmente dall’esercito che non sapeva che il troll fosse un loro alleato.
Prima di spirare, però, Rook riesce a passare al figlio che non ha mai avuto un’importante informazione. I soldati di Lore arrivati sulla Terra sono solo una piccola parte del suo esercito. Il tiranno sta però costruendo una gigantesca torre che, una volta terminata, trasporterà sulla Terra la magia oscura di Terrenos, aprendo nuovi portali tra i due mondi e permettendo così all’intera armata di Lore di avviare seriamente la conquista del pianeta.
Viene deciso un piano d’azione: Mikey andrà all’assalto di Lore mentre Brennan, protetto da Rya, cercherà di ricreare la barriera tra i mondi messa in piedi dai cinque maghi. Aaron e Wendy, nel frattempo, dovranno andare su Terrenos per completare il rituale e ritornare sulla Terra prima che il portale si chiuda definitivamente.
Mentre Mikey si sta armando per lo scontro decisivo, Rya ha modo di parlare con lui e di confrontarlo sul motivo per cui fosse passato dalla parte di Lore. Mikey finalmente le rivela il motivo, sussurrandoglielo all’orecchio.
Lo scopriremo anche noi durante il duello all’ultimo sangue tra i due prescelti: in un precedente dialogo con Mikey, Lore si era lasciato scappare che una volta sulla Terra i suoi poteri si sarebbero indeboliti. Durante lo scontro nessuno dei due risparmia i propri colpi. Nella collutazione viene coinvolta anche la torre di Lore, che viene ridotta in macerie. Alla fine, Mikey riesce a mozzare la testa di Lore con un fendente, causando il panico nell’esercito avversario, che si batte in ritirata.
Poco dopo Brennan completa il suo incantesimo riuscendo a chiudere i portali tra i due mondi. Purtroppo Aaron e Wendy, a causa di un contrattempo, non riescono a tornare sulla Terra, rimanendo così intrappolati su Terrenos!
Struttura dell’opera
Joshua Williamson, nella postfazione del primo numero, parla della lunga gestazione dell’idea di Birthright. L’autore afferma di aver iniziato a lavorare alla storia nel 2007, ma che l’ispirazione originale proveniva dalla sua infanzia. Come tutti i bambini, anche lui sognava nei suoi giochi di compiere grandi avventure. Ma c’era una domanda a cui non riusciva a dare una risposta: Cosa succede quando l’avventura finisce? Come si può tornare alle solite vite dopo aver vissuto qualcosa di straordinario?
A questa prima ispirazione si sarebbero in seguito aggiunte le riflessioni sul concetto di destino, che permea e cementa l’intera trama, e le ramificazioni delle relazioni familiari, che costituiscono il fulcro emotivo della saga.
La narrazione alterna spesso il punto di vista dei due mondi, la Terra e Terrenos, oltre a fare ampio uso di flashback. In questo volume è possibile notare inoltre alcune sequenze particolarmente cinematografiche. Le pagine dalla 6 alla 11, ad esempio, suddividono una sola immagine dell’enorme campo di battaglia in una serie di splash page che da l’impressione al lettore di osservare il movimento di una macchina da presa.
Impressioni personali
Birthright sovverte forse il principale luogo comune del fantasy, cioè la profezia che stabilisce il destino di un eroe. Qui i prescelti sono addirittura due, sia l’eroe che il suo antagonista. I due personaggi sono uno il rispecchiamento dell’altro, si somigliano così tanto da arrivare addirittura a confondersi l’uno con l’altro. Anche la forma umana di Lore è molto simile a quella di Mikey e nel volume si gioca con questo parallellismo attraverso alcune vignette del flashback di Lore che ne richiamano, per posa e costruzione, altre del flashback di Mikey presente nei primi numeri della saga.
Una caratteristica del fumetto è poi quella di non ridurre la guerra al solito epico scontro tra buoni e cattivi. Mikey stesso riconosce che il suo addestramento da eroe lo ha reso una macchina assassina, non migliore dei nemici contro cui combatte. In tutta la saga viene infatti dato ampio spazio alla rappresentazione di tutti i toni di grigio della morale attraverso un’ampio spettro di personaggi.
Un altro tema importante, come abbiamo già detto, è quello della famiglia. Ma è una famiglia spezzata quella che vediamo all’inizio della vicenda. La fiducia tra i singoli membri viene messa ripetutamente alla prova dalle azioni di Mikey, dalle sue bugie, dai pericoli che tutti si trovano ad affrontare.
Il progressivo ravvicinamento dei genitori e dei fratelli è stato ben rappresentato dallo sceneggiatore, che ha dato ad ogni personaggio il giusto tempo di elaborare i propri sentimenti, di superare i propri traumi, di ammettere e fare ammenda per i propri errori. È in questo volume che troviamo i Rhodes finalmente uniti, ma solo per essere alla fine nuovamente, anche se stavolta solo fisicamente, divisi.
Birthright ha anche un secondo punto forte negli straordinari disegni che narrano la storia. Andrei Bressan da il meglio di se nelle splash page panoramiche iperdettagliate e nel character design delle creature mostruose che popolano Terrenos, ma sono i colori accesi di Adriano Lucas quelli che portano in vita i disegni e rendono davvero memorabili i combattimenti con copiosi spargimenti di sangue e gli elementi soprannaturali come incantesimi e armi magiche.