Un quarto di secolo di avventure converge in un universo condiviso nel volume Cinque anni di Terry Moore, colonna del fumetto indipendente americano. La minaccia dell’arma più potente della storia intreccia le vite delle protagoniste del Terryverse: Francine, Katina “Katchoo” Choovanski e Tambi di Strangers in Paradise, Julie e Ivy di Echo, Rachel, Zoe e Lilith di Rachel Rising, Sam di Motor Girl. Il volume, edito da Bao Publishing, è un brossurato di 208 pagine in bianco e nero, in vendita a 18 euro.
Cinque anni è il tempo che rimane prima che sia costruita la bomba Phi, l’arma più pericolosa della storia: un ordigno in grado di bruciare l’idrogeno con un’infinita reazione a catena che distruggerebbe l’universo.
La bomba Phi si basa su una teoria matematica scritta 2.000 anni fa dall’immortale Lilith, desiderosa di porre fine alla sua vita e a quella di tutti. Il papiro con le sue indicazioni era stato ritrovato da Francine in Strangers in Paradise – Venticinque anni dopo, scatenando la corsa alla produzione dell’ordigno.
Trama
L’inizio di Cinque anni introduce le protagoniste, le loro vite e il loro modo di reagire al pericolo imminente. Ci soffermiamo in particolare sulle dinamiche familiari di Francine, Katchoo e le loro due figlie, che possono contare sulla protezione dell’ex marine Samantha Locklear. Vediamo in particolare gli incubi e le preoccupazioni legate alla possibilità di perdere i legami familiari.
Tambi Baker, sorellastra di Katina, incontra a Washington Ivy Raven, investigatrice del Pentagono e Julie Martin, nel cui corpo è presente la lega Phi, che agisce su DNA e cellule, togliendo le anomalie, o distruggendole, dando quindi risultanti differenti sulle persone che vengono a contatto con lei.
Ci sono sette nazioni in corsa per produrre la bomba: il terzetto decide di concentrare gli sforzi sulla Russia. Sanno che, nonostante l’instabilità e la probabile reazione a catena infinita, non ci si accontenterà di realizzare la bomba: sarà testata e gli esiti saranno catastrofici.
Zoe, riportata in vita molti anni prima dall’entità Malus, mantiene l’aspetto di quando aveva 10 anni, e prova un sadico piacere nell’uccidere (anche se ogni volta vede un angelo della morte, Ma Malai). Aiutata dalla sorella di Lilith, Rachel, che torna in vita ogni volta che muore, deve recuperare i nomi di chi si sta occupando della bomba in Russia. Naturalmente il KGB ha qualcosa da ridire.
Tra Russia e Stati Uniti, seguiamo gli sforzi delle protagoniste per fermare in tempo militari, politici e scienziati in grado di realizzare “l’ultima bomba”.
Sviluppo
In Cinque anni il vero antagonista è l’irrazionale corsa ad arrivare per primi all’arma che distruggerà il mondo, nell’illusione di poterla controllare e che serva da deterrente verso gli avversari. Terry Moore cita esplicitamente la guerra fredda, ma la critica si estende alla corsa agli armamenti e alla brama di potere che toglie ogni razionalità.
L’antimilitarismo arriva anche dalla commissione d’inchiesta che avrebbe voluto fermare il generale Cade, responsabile di un disastro legato al progetto Phi:
“Siamo pieni di bombe di cui non sappiamo che fare! Santo Cielo, perchè abbiamo bisogno di un’altra?”
“Con tutto il rispetto, Senatore. Ma l’arma Phi Kippler non è ‘un’altra bomba’. E’ l’ultima bomba”
Impressioni generali
Terry Moore riesce nell’intento di realizzare una storia omogenea e coerente in cui convergono personaggi ed eventi delle sue opere precedenti, pur lasciando in sospeso alcune sottotrame, volutamente o meno.
Come affermato dallo stesso autore, si può apprezzare Cinque anni anche senza conoscere le storie pregresse, benchè talvolta alcuni comprimari compaiano o vengano citati lasciando un po’ spiazzato il nuovo lettore. In questo non aiuta uno dei limiti del disegno di Moore, la scarsa caratterizzazione grafica dei personaggi.
Altra pecca sono i cambiamenti di stile, eccessivamente bruschi: in alcuni momenti di alleggerimento della tensione, i volti assumono tratti comici e poco verosimili, stonando con il tono drammatico della storia e con il resto dei disegni, in cui emerge il contrasto fra l’empatia di alcuni personaggi e la scarsa umanità di altri. Non mancano le tavole di forte impatto visivo.