La nostra recensione di oggi è Il gioco del gatto e del Topo, il manga yaoi di Setona Mizushiro, la versione All in one edition della J-POP Manga. Ma prima di iniziare ti consiglio altri manga della J-POP ed Edizioni BD che potrebbero interessarti e che abbiamo recensito: La via del grembiule – lo yakuza casalingo, Kasane e Love Stage.
Il gioco del gatto e del topo
Il gioco del gatto è del topo, il cui titolo originale è Kyuuso wa cheese no yume o miru, di Setona Mizushiro è stato serializzato sulla rivista Judy, pubblicato nel 2006 dalla Shogakukan come volume unico e ripubblicato nel 2009 assieme al seguito Sojō no koi wa ni-do haneru.
In Italia è stato portato per la prima volta nel 2010 dalla Ronin Manga, in due volumi, e adesso a luglio ci viene riproposto dalla J-POP in una All in one edition, una edizione integrale impreziosita da numerose illustrazioni.
Possiamo ammirare la copertina del drama CD, quella per Judy comics, quella del drama CD seconda parte, alcune illustrazioni pubblicitarie, il frontespizio del capitolo extra Hummingbird rhapsody e l’illustrazione dell’annuncio della versione cinematografica.
Nel febbraio 2019 infatti il manga è stato adattato in un live action mentre il seguito sarebbe dovuto uscire il 5 giugno di quest’anno, ma a seguito della pandemia è stato rinviato all’11 settembre 2020.
Trama
Kyoichi Otomo non può fare a meno di tradire la moglie, che non nutre nei suoi confronti alcun desiderio sessuale, ma non vuole rinunciare all’idea della famiglia felice. La moglie però sospetta di essere tradita e contattata un’agenzia investigativa.
Il detective è un suo vecchio compagno di università, Imagase, che scoperte le sue relazioni clandestine, pone una condizione per il suo silenzio, inizialmente sarà un bacio. L’incontro con Imagase cambierà la vita di Kyoichi.
Il gioco del gatto e del topo All in one
Il volume della J-POP è formato da una Gallery, con le illustrazioni precedentemente indicate, i dieci capitoli della storia, una postfazione dell’autrice del 2009, una prefazione sullo spin off Hummingbird Rhapsody e un capitolo extra, ossia lo spin off in oggetto.
I temi centrali del volume sono due: l’omosessualità e la difficoltà ad accettarla – infatti il protagonista Kyoichi è un etero sposato – e l’amore, visto secondo varie sfaccettature, come l’incapacità di amare, l’amore come malattia e le varie difficoltà che si incontrano quando si è innamorati e devono essere superate per far funzionare un rapporto.
Non sono presenti i classici stereotipi seme e uke, dove il seme generalmente è più forte caratterialmente e fisicamente mentre l’uke più effeminato e delicato. Inizialmente i ruoli vengono invertiti rispetto al carattere e al fisico dei personaggi, che finiscono poi per diventare dei suke (ossia entrambi sia attivi che passivi).
I personaggi sono adulti, a differenza della maggior parte degli yaoi, anche se vi sono dei ricordi del periodo universitario e di conseguenza qualche rappresentazione dei protagonisti da giovani. Quindi non solo personaggi leggermente differenti per quanto riguarda la grafica ma anche per la loro caratterizzazione psicologica e l’ambiente in cui si svolge la storia.
La relazione tra i due non sarà messa in difficoltà solo da fattori esterni, ossia la società e le persone, ma anche dal carattere dei due protagonisti. I personaggi sono molto ben delineati caratterialmente e psicologicamente e possiamo assistere oltre all’evolversi della relazione anche alla loro crescita come persone.
Per quanto riguarda lo stile grafico è pulito, delicato e dettagliato, sono particolarmente curate le espressioni dei personaggi; sono numerosi infatti i primi piani e i particolari dei visi. Sono presenti anche varie scene hot.
Postfazione
Nella postfazione la mangaka indica il target delle lettrici, infatti Judy è una rivista che ha per pubblico maggiormente trentenni casalinghe e spiega un po’ come è nato il suo lavoro, che oltre ad avere questo target di pubblico doveva includere anche i temi dell’omosessualità e il sadomaso.
Si paragona inoltre al protagonista Kyoichi, in quanto si mostra ben disposta verso qualcuno che si dimostra interessato ma se qualcun altro le offre attenzioni maggiori prova il desiderio di cambiare partner. Tende inoltre ad accontentarsi e non fa nulla per cambiare e trova che sia difficile amare qualcuno, molto più facile accettare un compagno.
Sempre parlando di Kyochi assistiamo ad una sua evoluzione, confermata appunto nella postfazione, da indeciso cronico a uomo maturo, ovviamente nei limiti del personaggio.
Si paragona anche ad Imagase, soprattutto per la difficoltà a recidere legami con persone da cui non ne sarebbe derivato nulla di buono. Ritiene infatti che l’amore sia simile ad una malattia.
Parlando dei commenti ricevuti dai lettori, che riescono facilmente ad immedesimarsi nei due protagonisti esprime un concetto con cui concordo perfettamente, l’amore è molto personale ma universale.
Conclude poi la postfazione con i ringraziamenti di rito.