La J-Pop ha portato in Italia il dark thriller che ha conquistato il Giappone, Kasane di Daruma Matsura, serializzato sulla rivista Evening e pubblicato in 14 tankoubon dalla Kodansha dal 2013 al 2018.
Come annunciato in un precedente articolo, che potete leggere a questo link, dal 24 giugno è disponibile in fumetteria, libreria, nello store della J-Pop e su Amazon l’opera che ha ricevuto una nomination al Manga Taisho e che ha ricevuto un adattamento live action nel 2018. In occasione dell’uscita disponibile anche la versione kindle ad 1€.
La storia di Kasane
La protagonista è Kasane Fuchi, un’adolescente che a causa del suo aspetto fisico, del suo volto sfigurato, viene da sempre tormentata dagli altri ragazzi, vittima di soprusi e prepotenze. Tutto il contrario della madre, Suyeko Fuchi, una donna di rara bellezza, morta tuttavia prematuramente.
La madre era un’attrice di talento e Kasane ha ereditato queste doti artistiche dalla madre e nutre la speranza che recitando come lei finalmente riuscirà a farsi guardare con occhi diversi ma è bloccata da un forte complesso di inferiorità che l’ha resa estremamente introversa.
L’unico pensiero che le dona forza per affrontare le sue terribili giornate è quello della madre e alla fine ricorda l’ultimo dono da lei ricevuto, un rossetto scarlatto e le parole che hanno accompagnato l’oggetto: “Se mai un giorno dovessi ritrovarti tutta sola e le cose andassero davvero, davvero male, prendi il rossetto scarlatto dal mio cassetto”.
Di fronte all’ennesimo sopruso, la ragazza utilizza il magico rossetto ricevuto in dono dalla madre che, come scoprirà presto, le permette di rubare il volto di chiunque voglia con un solo bacio.
La giovane decide così di intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo, diventando una “ladra di volti”, utilizzando questo potere inaspettato, che sembra essere l’unico modo per affrancarsi dalla prigione del suo aspetto. Ma tutto ha un prezzo, le disavventure di Kasane non sono ancora finite.
Kasane – il dark thriller psicologico e soprannaturale
La mia mamma era una donna bellissima … che aveva raggiunto la fama di un’attrice leggendaria. La mia bellissima mamma … ha lasciato questo mondo … e io che sono così orribile …sono rimasta sola …
La storia di Kasane inizia con una frase che esprime solitudine, abbandono, senso di inadeguatezza e scarsa stima di sé. Nel primo capitolo ci viene presentata la sua infanzia, bullizzata dai suoi compagni, per il suo aspetto orribile e per il suo volto deturpato, che non credevano fosse la figlia di una bellissima donna.
Subisce sia violenze fisiche che psicologiche da ragazzini che si limitano a valutare solo il suo aspetto e non la persona. La allontanano, la emarginano e peggio ancora sono violenti sia fisicamente che verbalmente.
La giovane ha la passione per la recitazione, in cui esprime tutta se stessa, è un vero talento, ma i compagni riescono solo a vedere il suo aspetto. E proprio in occasione della sua prima recita utilizzerà il rossetto donatogli dalla madre che permette di scambiare il suo volto baciando la persona di cui desidera assumere l’aspetto.
La madre è onnipresente nella mente della ragazza, consigliandole come agire per ottenere la sua vendetta.
Kasane cresce ma la situazione non migliora, continua ad essere isolata e bullizzata per il suo aspetto. Cresce anche la sua passione per il teatro ma la sua bassa autostima e la consapevolezza di non poter ottenere ruoli negli spettacoli per via dei pregiudizi della gente fa sì che nel club di teatro abbia solo il ruolo di addetta luci.
Una ragazza vede le sue doti e cerca di essere sua amica, difendendola anche dai vari bulli della scuola. Ma il suo desiderio di recitare per sentirsi apprezzata, di essere diversa e una folle consapevolezza che gli altri per lei dovrebbero provare solo disgusto e paura la porta a distruggere questa amicizia.
Ma i problemi di Kasane non sono soltanto quelli dei bulli della scuola, anche in famiglia la situazione non è rose e fiori. Con la morte della madre è andata a vivere con la zia, che le fa da tutrice e che all’apparenza si dimostra amorevole ma in realtà recita la parte dell’eroina tragica, disprezza la nipote perché se non fosse nata avrebbe ereditato lei oltre che per il suo volto deturpato.
Nell’ultimo capitolo compare un uomo che afferma di avere un debito con la madre di Kasane e di averle promesso di dare una parte alla figlia proprio grazie a quel rossetto… Ma come fa a conoscere certi particolari? Cosa riserverà il futuro alla ragazza?
Kasane, la madre e i personaggi di contorno
La protagonista è una ragazza col volto deturpato, figlia di una bellissima e famosa attrice scomparsa prematuramente, vittima di bullismo a scuola e odiata dalla sua tutrice legale, la sorella della madre. I sentimenti e le emozioni di Kasane sono ben descritti nella trama del manga e vengono messi in risalto dai disegni e dal lettering.
La vediamo crescere, vediamo crescere l’attaccamento alla madre che si materializza nei suoi pensieri e l’aiuta a risolvere i suoi problemi quotidiani, ma vediamo anche crescere il suo senso di solitudine, le sue insicurezze e paure, l’odio e il ribrezzo per il suo aspetto, che sembrano portarla sull’orlo della follia. Più si va avanti nelle pagine più l’immagine della madre appare come la personificazione della follia della figlia.
In questo primo volume la protagonista è il personaggio prevalente e meglio caratterizzato. Anche la madre, pur essendo avvolta dal mistero e visibile solo attraverso i pensieri e ricordi di Kasane, è ben caratterizzata.
Gli altri personaggi sono di contorno e utilizzati per esprimere la paura del diverso, che genera atti di bullismo, e per indicare come facilmente si venga considerati solo per l’esteriorità, per l’aspetto fisico e non per come si è realmente.
Addirittura quando viene scoperta la sua bravura nella recitazione non si ha un miglioramento dell’idea che hanno di lei e della situazione, anzi la gelosia per il fatto che una persona tanto brutta sia tanto dotata fa aumentare gli atti di bullismo nei suoi confronti.
L’unica persona che si differenzia dagli altri, che non la giudica per il suo aspetto e una volta scoperta la sua bravura nella recitazione la incoraggia e vuole diventare sua amica e proteggerla è la senpai Iku Igarashi, la presidentessa del club di teatro. Lei non può essere considerata tra i personaggi di contorno, è ben caratterizzata, veniamo anche a conoscenza di alcuni dettagli del suo passato.
Impressioni personali
Un ottimo dark thriller, con un tocco di soprannaturale. Una trama originale, coinvolgente, fluida, molto triste, ricca di misteri e di follia.
Uno squarcio sui pregiudizi della gente, sul bullismo, sulla diversità. Ma non è tutto bianco o nero, ci mostra le sfumature: i personaggi non sono stereotipati in buoni e cattivi in base all’aspetto, i belli non sono tutti cattivi e crudeli e i brutti non sono completamente buoni e puri.
I disegni sono curati e ricchi di dettagli, si adattano alla situazione rappresentata diventando a volte evanescenti e dai tratti confusi proprio per rendere quell’idea di follia che aleggia in tutto il volume. Lo stile è pulito e raffinato.