Bentornati cari lettori di iCrewPlay! Nuova settimana, nuova recensione anime! La scorsa settimana abbiamo parlato dell’anime di Ni No Kuni ed oggi parleremo di Kiseiju – L’ospite indesiderato.
Kiseiju è un manga scritto e disegnato da Hitoshi Iwaaki, pubblicato tra il 1988 e il 1989 sul Morning Open Zokan di Kodansha. In Italia la serie, pubblicata da Granata Press, è stata interrotta nel 2004 ma successivamente ripresa e completata nel 2014. Dal manga sono stati tratti due film live-action, usciti nelle sale giapponesi rispettivamente nel 2014 e 2015 e un adattamento anime prodotto dalla Madhouse e andato in onda tra ottobre 2014 e marzo 2015.
Prima di iniziare con il raccontare la trama, ricordiamo che potete seguire questo anime sia sulla piattaforma streaming di Netflix, che su quella di VVVVID.
Trama
La trama di Kiseiju ruota attorno al diciassettenne Shinichi Izumi che vive con i genitori in un tranquillo quartiere di Tokyo. Una notte degli alieni parassiti, dalle sembianze simili a vermi, invadono la Terra con lo scopo di entrare nel corpo degli esseri umani, raggiungere il cervello e controllarlo.
Uno dei tanti parassiti cercherà di entrare nel corpo di Shinichi mentre esso sta dormendo ma per fortuna non ci riesce a causa degli auricolari che indossa il ragazzo, il giovane si sveglia e si accorge della presenza del parassita e quest’ultimo, essendo ormai stato scoperto, decide di unirsi al braccio destro di Shinichi. A questo punto, Shinichi Izumi dovrà fare coppia col parassita ingaggiando una lotta per la sopravvivenza contro altri parassiti che vedono gli umani solo come cibo.
Struttura dell’opera
Una caratteristica fondamentale dell’anime è il fatto che non si concentri molto sui combattimenti, ma sul rapporto tra “Destry”, il parassita di Shinichi ed il ragazzo. Inizialmente notiamo come i due abbiano una visione del mondo e della vita totalmente diversa ma, col passare degli eventi, Izumi diventerà molto più forte, non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista psicologico. Altra caratteristica degna di lode è sicuramente il comparto sonoro; l’opening e l’ending sono molto belle e quelle utilizzate nei combattimenti, un misto tra dubstep e house, sono molto accattivanti.
Le animazioni dei combattimenti sono molto belle e fluide, negli scontri si alternano momenti a dir poco emozionanti ma anche momenti di puro splatter e brutalità, con scene molto cruente e assolutamente sconsigliate ai non amanti del genere.
Parliamo ora del lato filosofico dell’opera, Kiseiju lancia chiaramente un messaggio ecologista: Ci mette in primo piano l’arroganza degli esseri umani, che alla fine non sono poi così tanto diversi dai parassiti che tanto disprezzano e che questi ultimi non sono i veri mostri, perché essi sono gli esseri umani, anche se potrebbero comunque farne a meno. Il fatto che i parassiti magino gli esseri umani va visto come una critica all’umanità che usa e spreca tantissime risorse preziose.
Kiseiju è anche un’opera romantica, in quanto in essa ci sono varie storie d’amore ma che, rispetto ad altri anime, il sentimento è molto più intenso e realistico. Un amore che riesce a trionfare sulla morte e sulla disperazione senza dare l’impressione di essere una cosa troppo forzata.
Impressioni personali
Se si è in cerca di un’opera seinen dalle tematiche splatter ed horror, Kiseiju è l’anime adatto! Apprezzerete tutto di questo anime, dalla caratterizzazione dei personaggi, la loro crescita psicologica e, come già accennato, il rapporto tra Shinchi e Destry. Lo sconsiglio, come già detto precedentemente a chi è facilmente impressionabile alla vista di sangue grondante, arti mutilati e di violenza brutale, anche se queste caratteristiche sono pur sempre “mantenute”.