Cari lettori di iCrewPlay, eccoci anche oggi a parlare di anime da guardare durante il periodo natalizio! Ieri, come saprete vi avevamo parlato dell’episodio dei Pokémon dedicato al Natale, che potete trovare a questo indirizzo; oggi vogliamo consigliarvi un film d’animazione del 2003: Tokyo Godfathers!
Il lungometraggio, scritto e diretto da Satoshi Kon e co-diretto da Shôgo Furuya, è ispirato all’opera letteraria di Peter B. Kyne: Three Godfathers, scritta nel 1913. Dopo questa brevissima introduzione, non ci resta che andare a parlare della trama!
Trama
La storia vede protagonisti tre senzatetto che trovano per caso una bambina la vigilia di Natale, abbandonata in mezzo all’immondizia. Mentre Hana, una donna trans impoveritasi dopo aver lasciato il lavoro da drag queen, vuole tenerla poiché la ritiene un regalo divino, Gin, un alcolizzato datosi al vagabondaggio, e Miyuki, una ragazzina scappata di casa, vorrebbero portare la neonata subito alla polizia.
Alla fine convincono Hana a tenerla soltanto per quella notte, ma al risveglio, il giorno dopo, scoprono che questa ha lasciato il loro rifugio di fortuna. Dopo averla ritrovata, insieme tentano di riportare la bambina direttamente ai suoi genitori, seguendo delle tracce che però li portano fuori strada. Nel corso della settimana tra la notte di Natale e Capodanno i tre avranno varie avventure, entrando in contatto con la variegata umanità della metropoli di Tokyo sulle tracce del proprio passato e delle rispettive storie personali.
Tematiche
Sono molte le tematiche toccate in questo film d’animazione e riesce a trattare molto bene i concetti di famiglia, amore, miracoli e perdono. Insomma, non è un film qualunque da guardare con così tanta leggerezza ma che bisogna gustarsi dal primo all’ultimo momento. Per quanto riguarda il lato tecnico, non c’è molto da dire, visto che è di altissimo livello: animazioni fluide e si è riusciti a creare nei personaggi un linguaggio del corpo davvero realistico. Le musiche sono sempre adeguate e molto orecchiabili, anche in momenti più tesi o cupi. Ricordiamo che questo lungometraggio è disponibile anche in lingua italiana, ottimo anche da quel punto di vista!
Per concludere, di seguito uno spezzone del film, se ancora non siete pienamente convinti!