Continuiamo sulla falsa riga della scorsa classifica dei top 5 migliori anime harem reverse che vi consiglio assolutamente di leggere, e parliamo dei migliori 10 anime reverse harem tratti da un videogioco.
10. Diabolik Lovers
Ultimo posto in questa classifica per l’anime Diabolik Lovers.
Yui è la classica protagonista “piatta” di molti otome, così piatta da essere decisamente fastidiosa. La ragazza, il cui padre ha vinto il premio miglior padre dell’anno, viene trasferita alla magione Sakamaki, abitata da 5 bellissimi ragazzi che sono dei vampiri, che le rivelano che la Chiesa (l’organo per il quale lavora suo padre) l’ha ceduta come una preda (in altre parole uno spuntino per tutti quei vampirelli). La serie trascorre con Yui che si fa mordere in tutti i modi, in tutti i luoghi e tutti i lag-, insomma, è un vero spuntino di questi vampiri.
Questo meraviglioso anime ha anche due serie animate: se nella prima i protagonisti sono sei fratelli e fratellastri Sakamaki, nella seconda si aggiungono i quattro fratelli della famiglia Mukami, che rapiscono Yui e le ciupano il sangue quando possono.
Merita il decimo posto perché l’unica cosa che si salva è solo la grafica. Per il resto, è meglio lasciare stare.
9. Magic-Kyun! Reinassance
Quest’anime segue molto la falsa riga di Uta no Prince sama.
In un mondo in cui l’arte si trasforma in magia, gli artisti, chiamati Artistas, studiano alla scuola Hoshinomori. La storia ruota attorno a Kohana, la protagonista che passa da totale incapace a vero genio nell’arco di poche puntate. Viene poi incaricata di dirigere il comitato organizzativo per il festival, e riuscirà con il suo “carisma” ad attirare l’attenzione dei vari ragazzi.
Merita il nono posto perché le canzoni nelle puntate non mi piacciono molto e la trama ha parecchi buchi, lasciando anche molti dubbi alla fine della serie. Grafica e sigla iniziale molto carine.
8. B-project
Tsubasa è una giovane manager e come primo incarico, piuttosto che stampare carte e portare il caffè, le vengono affidati i B-project (10 nella prima serie che diventeranno 14 nella seconda), un gruppo di giovani idol emergenti costituiti da 3 gruppi diversi (4 nella seconda). La trama è principalmente composta da episodi autoconclusivi e solo alla fine di ogni serie si ha uno spunto interessante. La prima serie lascia molto in sospeso, la seconda conclude tutto e chiarisce i vari dubbi.
Merita l’ottavo posto perché poco otome (nessuno sviluppa dei sentimenti nei confronti della protagonista), ma le canzoni e la grafica sono decisamente eccezionali.
7. Hanyakanari waga ichizoku
La protagonista, una ragazza di nome Haru Asagi, si trasferisce dalla campagna per poter lavorare a casa Miyanomori e garantire un guadagno per il padre malato, la madre e le sue due sorelline minori. Ma casa Miyanomori è tutt’altro che una casa normale: al suo interno vivono sei giovani ragazzi, ognuno di loro con madri diverse, che si ritrovano ad un certo punto ad affrontare una sfida: chiunque di loro riuscirà a far divertire il padre, diventerà l’unico erede del ricco patrimonio della famiglia. All’inizio, solo uno di loro sarà interessato alla protagonista, in quanto una “ragazza atipica” poiché non si limita all’atteggiamento servile tipico di coloro che lavorano nella magione.
L’anime è composto da sole due puntate di quasi un’ora di durata.
Merita il settimo posto perché la trama non è molto sviluppata, ed è un peccato per una serie di giochi che vanta già tre titoli e delle belle trame sviluppate con tutti i personaggi.
6. Amnesia
L’unico anime in cui la protagonista ha una valida ragione per essere rintronata. Nell’anime, la protagonista sogna Orion, uno spirito che dopo essersi “scontrato” con lei le ha causato un’amnesia totale. All’inizio avrà come fidanzato Shiki, ma ogni due/tre puntate accade qualcosa che le fa rischiare la vita e la fa ritrovare in un mondo diverso. Il finale è davvero interessante, in quanto alla protagonista viene lasciata la possibilità di scelta. La scelta non si vede in maniera esplicita, ma la serie si chiude con un immagine per ogni mondo in cui si è svolta la storia.
Il gioco è più o meno simile: la differenza è che si può scegliere l’ordine dei mondi, ma sostanzialmente in ogni mondo bisogna scoprire la storia prima che la protagonista perdesse la memoria.
Sesto posto in questa classifica perché ci sono davvero pochi dettagli sulle varie rotte e non sempre si ha una degna conclusione, anche perché appena si giunge a quello che può essere considerato un happy ending ecco che le accade qualcosa.
5. Brothers conflict
Ema è una ragazza orfana di madre il cui padre, un fotografo che viaggia molto e la lascia spesso sola, decide di sposarsi con Miwa. Ema decide quindi, su invito del padre, di andare a vivere con i figli di Miwa. La donna, però, si è divertita parecchio con il precedente marito, infatti ha ben 13 figli, che diventeranno tutti fratelli di Ema. Si va dal 31enne Masaomi, pediatra, al più piccolo, Wataru, di soli dieci anni. Coloro che abitano nella villa, però, sono solo 11, in quanto due vivono fuori casa. Puntualmente, tutti e tredici si innamorano di lei, solo che non tutti lo dimostrano allo stesso modo. Comunque, se Yui di Diabolik Lovers era uno spuntino, lei si fa baciare continuamente da tutti quelli che ci provano, senza opporsi.
Merita il quinto posto perché la serie si è conclusa in maniera fin troppo aperta, e non sembra essere in programma una nuova stagione.
4. Uta no prince sama
Medaglia di bronzo per uno dei più famosi otome in assoluto: Uta no prince sama!
La storia parla di Haruki, una ragazza che si scrive ad una scuola che crea idol e compositori. Regola fondamentale di questa scuola è non intraprendere una relazione sentimentale con i propri colleghi. Lei vuole diventare una compositrice e, nel corso dell’anime si troverà ad avere a che fare con sei ragazzi, ognuno dei quali con una storia diversa. Tuttavia, alla fine riceve l’invito da ognuno dei sei ragazzi, e lei decide, anziché accettarne solo uno, di diventare la compositrice di gruppi e, contrariamente alle regole della scuola che vede una relazione biunivoca tra cantanti e compositori, crea la prima band di idol: gli Starish.
La serie vanta già quattro serie, con numerosi personaggi, come i Quartet Knight, senpai degli Starish e i rivali Heavens. Nella seconda stagione agli Starish si unisce un altro membro, Cecil, così come nella quarta stagione il terzetto degli Heavens si amplia con quattro nuovi membri.
Quarto posto per via della monotonia della serie. Stessa trama, stesso sviluppo, ma le canzoni sono davvero interessanti.
3. Kiniro no corda
Medaglia di bronzo per Kiniro no corda – La corda d’oro!
Hino Kahoko è una ragazza che frequenta una scuola che per metà è conservatorio. I due gruppi si differenziano per via del colore dell’uniforme: nero nella sezione normale e bianco per il conservatorio. Un giorno incontra un folletto, Lili, che le da in dono un violino magico, con una corda d’oro. Con esso Kahoko è in grado di suonare qualsiasi melodia. Ben presto il folletto la iscrive al concorso musicale della scuola riservato agli studenti considerati tra i più meritevoli della sezione musicale. A questo concorso partecipano solo dei ragazzi (manco a dirlo), che lei conoscerà e che si innamoreranno inevitabilmente di lei. In questo anime, però, la protagonista ha a cuore solo uno dei personaggi maschili.
Terzo posto in quanto Kahoko non è la classica tavola piatta senza carattere, ha una preferenza e tratta bene il tema della musica classica, spesso sottovalutata.
2. Kamigami no Asobi
Medaglia d’argento per un anime che secondo me è molto sottovalutato e che meriterebbe di più.
Yui Kasanagi è una ragazza che gestisce un tempio assieme alla sua famiglia. Un giorno vede uno strano bagliore in un magazzino e, quando vi entra, vede una spada brillare. Questa la catapulta in un mondo parallelo, creato da Zeus, che in questo caso è il preside della scuola. Compito della ragazza è quello di far riscoprire il valore degli umani a diverse divinità.
L’anime ha un bel finale, ma anche il gioco è molto elaborato. Da quello che ho visto ci sono due tipi di finali: quello in cui Yui decide di diventare una divinità al fianco del dio, o lei che torna ad essere umana e senza memoria, incontrando poi la divinità scelta in precedenza. Ma ci sono anche finali decisamente più tragici, per non parlare del fatto ci sono due giochi ed entrambi con personaggi diversi.
Secondo posto meritatissimo in quanto non si basa solo su una tipologia di divinità, ma prende divinità da varie culture, come la cultura giapponese o gli dei nordici.
1. Hakuouki
Medaglia d’oro per un anime che fornisce un ottimo spunto storico ad una storia spesso sottovalutata.
Chizuru Yukimura è la figlia di un dottore che un giorno scompare misteriosamente a Kyoto. Lei decide quindi di mascherarsi da uomo e di andare nella capitale, dove si troverà invischiata in un combattimento tra la Shinsengumi e degli uomini trasformati in orride creature chiamate Orco, uomini dotati di una forza straordinaria ma privi di qualsivoglia ragione. Dopo essere stata catturata dalla Shinsengumi, Chizuru scopre che gran parte della colpa è del padre, responsabile delle ricerche e scomparso tempo prima, e decide quindi di continuare a lottare per trovarlo e per trovare una cura a quella medicina.
Con il passare del tempo si uniscono altri personaggi, alcuni dei quali sovrannaturali. L’anime è composto da due serie animate di 12 episodi l’una, una serie non otome che spiega quello che è accaduto prima la scomparsa del padre di Chizuru nella Shinsengumi, due film riassuntivi e una serie con i personaggi in stile chibi.
Primo posto perché, anche se l’aspetto romantico non è particolarmente presente, ci sono numerosi spunti storici e una trama molto dettagliata. I giochi sono molto più dettagliati, ovviamente, e offrono maggiori spunti sui vari personaggi. La serie animata lascia spesso l’amaro in bocca, ma è ciò che la contraddistingue dagli altri otome. Si tratta di un anime decisamente degno di essere visto.