Nelle scorse settimane, vi avevamo già annunciato che Kentaro Miura, insieme allo studio Gaga, produrrà un nuovo manga: Duranki. La nuova opera debutterà sulla rivista Young Animal Zero della Hakusensha. Per l’occasione, il mangaka ha rilasciato un’intervista sul sito giapponese Comic Natalie nella quale ha parlato non solo della sua nuova opera, ma anche di Berserk, il manga che lo ha reso famoso in tutto il mondo e che ancora oggi è in pubblicazione.
Durante l’intervista, ha citato prima di tutto lo Studio Gaga e ha descritto il modo in cui gli assistenti lavorano alla realizzazione delle tavole. Nel caso di Berserk, lui disegna tutti i personaggi e gli sfondi, mentre gli assistenti curano sfumature, comparse, pavimentazione ed edifici. Per il nuovo manga, Miura si occuperà della sceneggiatura e della produzione, mentre i collaboratori lavorarenno con l’inchiostro. Essendo abbastanza veloce nella stesura della storyboard (come ha affermato durante l’intervista), la nuova serie non ostacolerà la serializzazione di Berserk. Il mangaka vede questa nuova opera come un’ottima opportunità per mettere alla prova le capacità dei suoi assistenti e farli migliorare.
Inizialmente, Duranki doveva essere un isekai con viaggio nel tempo, però l’idea venne scartata perché ritenuta non molto originale ed è stata scelta un’ambientazione classica del genere fantasy.
Amante dello “stile barocco”, durante l’intervista ha affermato di essere passato al disegno digitale nel 2015, scelta molto confortevole secondo lui, visto che ha la possibilità di zoomare ogni singola immagine per disegnare piccolissimi dettagli. L’intervista si è conclusa con una rassicurazione per i fan! Miura non si è mai stancato di disegnare Berserk e si diverte provando ad aggiungere novità al suo manga. L’opera è quasi arrivata alla sua fase finale e Miura ha voluto anticipare che accadranno eventi incredibili nel corso dell’attuale arco narrativo.
Come sicuramente saprete, abbiamo dedicato un articolo della nostra rubrica Otakult all’opera più famosa di Miura, e potete trovare l’articolo in questione qui.