Joker, il film trionfa a Venezia 76 come miglior film: vediamo che cosa ha in comune il fumetto Joker con il film.
E’ il film Joker a ricevere il Leone d’Oro. E venne dunque il giorno in cui un “cinecomic” vinse un premio importantissimo, presso uno dei festival più prestigiosi al mondo. Il film del regista Todd Philipps, con uno straordinario Joaquin Phoenix, rappresenta il primo film di genere a vincere un premio di tale portata, che sicuramente si farà strada ai prossimi Golden Globe e agli ambitissimi Oscar. Questo potrebbe dare nuova linfa e idee ad un genere, che sta avendo molto successo, ma che non ha mai “sfondato” lato “riconoscimenti internazionali.”
Dedico questo leone d’oro agli attori e alla mia troupe – ha dichiarato Phillips – A Joaquin Phoenix, il più selvaggio, il più coraggioso e quello con la mente più aperta. Una persona splendida. Grazie per esserti fidato di me con il tuo talento pazzesco”.
Cosa hanno in comune il film di Joker e il famoso fumetto DC The Joker di Brian Azzarello? In teoria niente, ma a ben vedere una cosa in comune molto forte e simbolica c’è. Joker viene messo al centro della scena e ruba tutto, anche nel fumetto Batman compare pochissimo, è solo un’ombra e le luci sul palco sono tutte per il Joker. Joaquin Phoenix in questa interpretazione, è sicuramente più vicina a quella interpretata da Heath Leather, un personaggio quasi “reale”, niente fiori, nasi da clown o gas, cupo, noir, molto violento e …terribilmente solo.
Autori: Brian Azzarello (testi), Lee Bermejo (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Trama
Joker è uscito dal manicomio Arkham e vuole riappropriarsi del suo territorio, riaffermando la sua leadership nella criminalità organizzata di Gotham City. A seguire ogni sua mossa ci sarà Jonny Frost, un ladruncolo da quattro soldi che vuole farsi strada nella malavita, ma che scoprirà a sua spese quanto sia crudele e spietato quell’ambiente, specie se si ha a che fare con uno squilibrato come il Clown del Crimine
Il pluripremiato autore di 100 Bullets, Brian Azzarello, ci regala un interessante capitolo della saga del più grande antagonista di Batman e probabilmente uno dei piu’ grandi di sempre.
Il suo Joker si esprime quasi esclusivamente su di un piano fisico, attraverso violenze da boss mafioso, alcune delle quali sono davvero ripugnanti e colpiscono allo stomaco, poco spazio è lasciato alla fantasia e alla caratterizzazione del personaggio sotto un punto di vista psicologico. Più romanzo noir che vera graphic novel, Joker si fa comunque apprezzare per il ritmo frenetico, violento, folle, e per quell’ “essere” disturbante che lascia alla fine della lettura, ma soprattutto per i disegni di Lee Bermejo, perfettamente in sintonia con la narrazione di Azzarello: disegni di una bellezza eccezionale, una delle storie graficamente piu’ belle in assoluto.