Anno 1996, Giappone. Il famoso team di mangaka CLAMP pubblicava per la prima volta Card Captor Sakura, un manga incentrato sulle avventure della bambina Sakura alle prese con delle misteriose carte magiche.
In Italia questa opera arrivò solo nel 2000 a pubblicazione già conclusa nel Sol Levante.
La piccola Sakura conquistò fin da subito i cuori dei lettori: i vistosi e colorati costumi confezionati dall’amica del cuore Tomoyo, le spiritose battute del pupazzo Kerochan e le mille insidie nascoste nelle carte facevano immergere il fan in questo mondo magico.
La vera cara vincente, più della trama, è l’inconfondibile tratto delle CLAMP. La bellezza dei loro disegni, sia nelle tavole che nelle illustrazioni a colori, raggiungono livelli più che unici ed inimitabili, stile che si è conservato nella trasposizione animata (a differenza di Magic Knight of Rayearth, un vero disastro a livello di design).
Due serie, film di animazione e numerosi gadjets di ogni tipo. Sakura riscuote ancora oggi un enorme successo e anche se il sipario è calato dal 2000, le CLAMP hanno deciso di rialzarlo.
Nel 2016 la casa editrice Kodansha pubblica il primo volume di Card Captor Sakura: Clear Card.
Sedici anni dopo ritroviamo una Sakura cresciuta che frequenta le scuole medie. Così come nel primo episodio della prima serie, la ragazzina sogna le carte di Cloud divenute trasparenti e sa che dovrà affrontare nuove avventure.
Anche se in Italia la pubblicazione di Clear Card è recente, il manga è ormai sul mercato nipponico da ben quattro anni ed è attualmente in corso.
E l’anime?
Come ogni titolo, anche Sakura non è esente da eccezioni e la serie animata viene trasmessa dalle emittenti nipponiche dal 2016 mentre in Italia risulta inedita.
Se il manga è approdato nel nostro territorio da poco tempo, forse anche l’anime verrà trasmesso da noi, magari su Netflix stesso!