Bentrovati anche questa settimana all’appuntamento con Otakult, la nostra rubrica che riporta alla mente mille e più emozioni legate agli anime della nostra infanzia!
Per questo appuntamento verremo catapultati in un mondo antico, di segreti e di magia e seguiremo le avventure di un’affascinante maga e del suo paladino dai lunghi capelli biondi. Bene, credo di averti dato abbastanza indizi. Di cosa sto parlando? Ma di Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo, il cui vero titolo è: Slayers, un anime andato in onda su Italia 1 negli anni ‘90 e che, nonostante le mille e più censure a cui andò incontro (gente, noi abitiamo in Italia purtroppo) rimane uno dei migliori anime di sempre.
Il mondo di Slayers nasce dalla guerra tra due antichi esseri, il demone dagli occhi rubino Ruby-Eye Shabranigdu e il dio drago Ceipheed. La lotta tra i due finisce con la vittoria del drago blu che divide il corpo del demone in sette parti. La serie è composta tra tre stagioni televisive.
LA PRIMA STAGIONE
La prima stagione inizia col botto. Rina, la nostra protagonista è alle prese con il suo ennesimo furto e anche questa volta i briganti finiscono letteralmente a fuoco dopo essere stati vittima del suo incantesimo: il fulmine rosso.
Dopo la sua fuga Rina si imbatte nello spadaccino Guido, abilissimo con la spada ma dotato di una pessima memoria e una bassa intelligenza. Non sa usare la magia e odia volare (cosa che si può decisamente notare ogni volta che si aggrappa disperato ai piedi di Rina dopo che lei ha eseguito l’incantesimo di levitazione).
Guido decide, tutto di sua volontà, di seguirla nel suo viaggio. Tra i due si instaurerà uno strano rapporto fatto di battibecchi, soprattutto sulla questione cibo dove i due non esitano a ingaggiare battaglia per accaparrarsi gli ultimi avanzi, ma anche di tanta stima reciproca che si evolverà in qualcosa di più profondo.
Ben presto entra in scena un altro personaggio Zelgadis, la chimera guerriero-sciamano il quale, dopo una fase inziale in cui ingaggia battaglia con Rina e Guido, decide di unirsi al gruppo. Si scopre ben presto l’oscuro passato che il ragazzo si porta alle spalle. Zeno infatti, il Monaco Rosso, lo aveva sfruttato per risvegliare il Demone Sabrani Voodo che sarà combattuto e sconfitto dai nostri protagonisti alla fine della prima stagione. A partire dal decimo episodio, ai tre si unisce la quarta protagonista indiscussa della serie, Amelia, figlia del sovrano del regno di Saillune. Anche lei è in grado di usare la magia anche se, per la maggior parte delle volte, fallisce miseramente.
LA SECONDA STAGIONE
Con l’entrata in scena di tutti i personaggi ecco che ci avviamo alla seconda stagione, di certo la più avvincente, con l’entrata in scena in maniera preponderante della razza dei demoni all’interno di un conflitto sempre più acceso tra i quattro signori dei demoni che puntano a utilizzare la magia di Rina per i loro scopi malvagi. I nostri eroi si ritrovano, qualche mese dopo la precedente avventura, per cercare quindi la Claire Bible, un antico testo di magia.
Si ritrovano coinvolti, senza sapere il perché, nella lotta tra Gaav, un ibrido metà demone e metà drago, e Fibrizio, il principe degli Inferi, che, malgrado l’aspetto di un bambino, è uno dei quattro Re Demoni creati da Sabrani Vodoo all’alba dei tempi. Non mancano di certo i momenti comici che caratterizzano l’intera trama dell’anime. In particolare, grazie all’entrata in scena di un altro personaggio: Martina Zoana Mel Navratilova le cui azioni sono spinte da un profondo desiderio di vendetta dopo il suo fallito tentativo di conquista del mondo a nome dell’onnipotente Zoamelgustar, il signore dei demoni inventato totalmente da lei.
La storia segue così i suoi assurdi tentativi di vendetta fino ad approdare alla terza stagione con un cambio decisamente più tetro di scenario. I toni sono lugubri e annunciano la tempesta imminente. Il cattivo è WarGaav, ultimo esemplare dei Draghi Perduti, una stirpe che 5000 anni fa era stata ingiustamente accusata di tradimento e sterminata dagli altri draghi.
WarGaav, folle di dolore, decide di distruggere il mondo intero evocando Dark Star, una sorta di buco nero vivente che viaggia da un universo all’altro. Prima però deve radunare quattro armi magiche, tra cui la Spada di Luce che Guido possiede per eredità familiare e da cui non ha la minima intenzione di separarsi. I nostri eroi cercheranno di fermarlo con l’aiuto del cattivo ma simpatico demone Zeross (già apparso nella precedente stagione) e della draghetta dorata Philia.
Perché vedere Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo?
La serie è ben strutturata, la trama è avvincente ed alterna momenti di umorismo, talvolta quasi infantile ma non per questo meno simpatico, anzi, ad altri drammatici in cui la situazione precipita e il destino del mondo intero sembra essere appeso ad un filo.
I personaggi sono ben disegnati, le loro emozioni e i loro sentimenti sono palpabili ed è difficile non provare empatia e immedesimarsi in essi.
Era il periodo in cui i titoli dei cartoni erano più lunghi degli episodi stessi.
Si impegnavano, Cmq Questo povero anime che adoro lo hanno censurato in maniera orribile, son riusciti a tagliare le tre puntate finali raggruppando in una sola e cambiando il significato, ho dovuto guardare le tre puntate direttamente in giapponese per capire.
Vero. Mi sono sempre domandata da dove l’avessero tirato fuori il titolo tenendo conto che l’originale è Slayers. Ti dirò però, nonostante la lunghezza ha un che di affascinante e intrigante. Per una volta non mi dispiace l’italianizzazione :)