Siamo seri: chiunque, sia stato esso un prode maschietto o una ribelle ragazzina, qui in terra d’Italia ha avuto la foga di tornare a casa dalla scuola media per un solo motivo.
Il pranzo? Nah. Fare prima i compiti? Ma per favore. Ritrovare il calore del desco familiare e riabbracciare i nostri genitori non ancora rintronati dalla tecnologia cellulare? AHAHAHAHAHAHAH no.
Dragon Ball. Anime che ha forgiato una generazione di teenager pronti a replicare l’Onda Energetica nel tempo libero e che non vedeva l’ora di assistere a personaggi forti fino ai limiti dell’ignorante tirarsi cartoni e sfere di energia multicolore senza mai fermarsi. Di questo dobbiamo dire grazie a un disegnatore di poster insoddisfatto dall’oscuro nome di Akira Toriyama.
E oggi Akira Toriyama, autore di questo e molti altri manga, compie 64 anni
Annoverato a pieno titolo tra i Padri Fondatori dello shonen contemporaneo, Akira Toriyama è nato a Nagoya il 5 aprile 1955. Fin dalle scuole elementari viene attratto dalla produzione di Walt Disney, in particolar modo dalla visione di La carica dei 101(1961), che lo ispira a intraprendere la via del disegno in modo “serio”. Dopo aver vinto un premio locale ancora giovanissimo, si iscrive alla Prefectural Industrial High School, diplomandosi e iniziando a lavorare subito dopo come progettista di poster. Nonostante l’indubbio talento dimostrato, il giovane Toriyama si mostra insofferente alle briglie sempre più serrate del sistema industriale e lascia l’azienda dopo due anni, dedicandosi interamente ai manga (per nostra fortuna).
Dopo un primo tentativo infruttuoso di vincere il premio del Weekly Shonen Jump con una sua opera (dove venne battuto dal suo futuro editor e sostenitore Kazuhiko Torishima), Toriyama ci riprova nel 1978 con Wonder Island, vincendo e iniziando la collaborazione con Shonen Jump. Dal ’78 all’80 si occupa, oltre di Wonder Island, del seguito Wonder Island II, della storia autoconclusiva Today’s Highlight Island e di Tomato Police Woman, il cui stile e i personaggi preludono all’imminente realizzazione di Dr. Slump. Nato come una miniserie da 4 episodi e ispirata proprio all’amico/rivale/editor Kazuhiko Torishima, il manga con le avventure dello scienziato imbranato e della sua cyborg Arale verrà pubblicato dal 1980 al 1984, divenendo un successo di pubblico senza precedenti. Il manga sarà trasposto in anime nel 1986, con un remake giunto in Italia come Dottor Slump e Arale (1997-1999).
I progetti degli anni Ottanta lo portano a divenire una colonna portante dello Shonen Jump, pubblicando persino un corso per aspiranti fumettisti e un gran numero di one shot. Due di esse, Dragon Boy e The Adventure of Tongpoo, ispirano la pubblicazione del suo lavoro più famoso.
Dragon Ball esordisce sul numero 51 di Shonen Jump il 20 novembre 1984
Il successo è travolgente: la serializzazione prosegue per undici anni e un totale di 519 capitoli, secondo per vendite solo a One Piece con lo stratosferico risultato di 159 milioni di copie vendute a febbraio 2014. Il resto, come si suol dire, è Storia.
E oggi noi di iCrewPlay ci uniamo tutti, insieme al resto del mondo digitale, per fare gli auguri a un Maestro, pluripremiato anche nel mondo occidentale (ha vinto il prestigioso Gran Prix ad Angoulême nel 2013), che non solo ha saputo rivoluzionare il mondo della cultura popolare, ma ha anche arricchito e ha saputo sfruttare le potenzialità del mondo digitale. Akira Toriyama, infatti, ha saputo arricchire anche il design di videogiochi leggendari come le saghe di Chrono Trigger, Dragon Quest, Blue Dragon e tutto il franchise derivato dalla saga di Dragon Ball.