Una strana e quasi grottesca creatura di nome Umberto è mossa dalla sacra missione di salvare la sua gente dall’invasione di creature avide e dedite al saccheggio delle risorse.
No, per una volta i movimenti secessionisti italiani non c’entrano, anche se indubbiamente Umberto, primo romanzo grafico dalla penna e dalla mina di Holdenaccio, è una favola moderna che strizza l’occhio non solo alla fantascienza degli anni Ottanta, ma anche alla dolorosa attualità.
Umberto è infatti un alieno proveniente da Urano
Con uno stile quasi infantile ma delicato, Holdenaccio ci porta in un futuro non troppo lontano (né come tempo né come eventualità), dove la Urangas, multinazionale umana dello sfruttamento del metano, sta saccheggiando le risorse naturali di urano pur di rifornirsi di gas. Il nostro protagonista, di buon cuore ma non particolarmente sveglio, avrà il compito di fermare il saccheggio delle scorte di gas di Urano (niente risatine, per favore) e salvare il suo mondo grazie alla collaborazione con il MUR, la Milizia Uraniana Ribelle. Per fare questo, tuttavia, troverà un acerrimo nemico non soltanto nelle truppe scelte dell’Urangas stessa, ma nella propaganda terrestre che dipinge gli alieni come sadici e malvagi, intenti solo ad operare sbarchi clandestini.
Se il senso di deja vu ti ha appena assalito, sappi che va tutto bene.
Umberto sarà presentato in un evento di firma copie a Putignano il 12 aprile, alla libreria Lik e Lak dalle ore 20, dove l’autore stesso sarà disponibile per il firma copie. Holdenaccio, inoltre, sarà presente al Napoli Comicon dal 25 al 28 aprile presso lo stand di BAO Publishing, presso la Mostra d’Oltremare.
Holdenaccio, pseudonimo del fumettista Antonio Rossetti, è nato a Taranto negli anni Novanta. Trasferitosi poi a Torino, ha iniziato svariate collaborazioni come grafico con quotidiani come La Stampa e Il Corriere della Sera, di cui cura la rubrica Futura.