La commissione cinematografica della California, dopo oltre un decennio d’attesa, sembra finalmente aver sbloccato, almeno parzialmente, i permessi per la lavorazione di un ambizioso progetto in cantiere da molto tempo nel tempio della cinematografia mondiale di Hollywood.
Grazie a Warner Bros. Studio, infatti, la realizzazione del live action di Akira è sempre più vicina a compimento.
E il progetto è finanziato da pezzi veramente grossi del mondo hollywoodiano
Dietro al nuovo film, infatti, ci sono le finanze di due tra i big della produzione cinematografica: stiamo parlando di Andrew Lazar, già produttore del film vincitore dell’Oscar American Sniper (2014), e nientemeno che Sua Titanica Memicità, il (finalmente) Premio Oscar Leonardo di Caprio. E devono tenerci davvero molto, visto che il progetto, tra alti e bassi di produzione, è in ballo dal lontano 2008 e ha richiesto la bellezza di 18 milioni di dollari solo per avere la possibilità di girare la pellicola interamente in California, a dispetto dell’originale ambientazione in una Tokyo futuristica.
Alla regia dell’ambizioso remake in carne ed ossa dell’opera di Katsuhiro Otomo si sono avvicendati un discreto quantitativo di nomi papabili, culminati da conferme (già rivelate nel 2017) sulla presenza di Taika Waititi. Waititi, che propugna l’orgoglioso appartenere alla schiera dei fan di vecchia data di Akira, è un veterano del fantasy moderno e simil-ibrido, avendo diretto per il Marvel Cinematic Universe il controverso Thor: Ragnarok (2017) e sceneggiato il film Disney Oceania (2016).
Akira è considerato l’archetipo del manga fantascientifico di stampo cyberpunk della sua era, capace come è stato di influenzare creativamente e scenograficamente l’immaginario collettivo dei media della sua generazione e di quelle a esso future. Nell’avveniristico scenario creato da Otomo si svolgono le vicende di Kaneda, capo di una gang di studenti delle medie dediti alle moto e al vandalismo, e Tetsuo, membro della gang che scoprirà presto di possedere stupefacenti poteri extrasensoriali come la telecinesi, il tutto sullo sfondo di una Neo Tokyo nel 2019, devastata dalle conseguenze della Terza Guerra Mondiale e da un governo sempre più dittatoriale e militarista.
Il manga di Akira è stato serializzato sulla rivista Young Magazine dal dicembre 1982 a giugno 1990, ricevendo nel 1988 un adattamento animato diretto da Katsuhiro Otomo stesso, nonostante quest’ultimo abbia un finale e uno sviluppo di trama differente dal testo cartaceo.