Benvenuto in questa nuova rubrica di anime retrò. L’idea nasce dalla volontà di far conoscere degli anime, non propriamente recenti, a chi di quest’argomento ne conosce abbastanza o a chi si sta avvicinando per la prima volta a questo mondo. Ovviamente non ho la presunzione di insegnare niente a nessuno, ma solo ampliare il ventaglio di anime che vale la pena guardare. Oggi parliamo de ” I cieli di Escaflowne”.
Ricordi che è stato il primissimo anime che ho avuto modo di guardare nel nuovo millennio, durante una delle tante serate di Mtv anime night. Come sempre accade, l’anime in terra nipponica ha visto il piccolo schermo (grazie al produttore Sunrise e alla regia di Kazuki Akane) tra aprile ed agosto del ’96. In Italia è arrivato solo 4 anni dopo grazie all’emittente privata Mtv, con gli speciali sui film d’animazione giapponesi in seconda serata. Tratto dall’omonimo manga di Katsu Aki, e raccolto in 8 tankobon tra il 1994 ed il 1998, è stato edito da Kadokawa Shoten. In Italia è stato distribuito in 5 dvd da Dynamic Italia.
La storia è incentrata su Hitomi Kanzaki, normalissima studentessa delle superiori, con tutti i problemi che hanno gli adolescenti della sua età compresi quelli d’amore. Tra i compagni di classe Hitomi è conosciuta come la “ragazza dei tarocchi” grazie ai poteri di chiaroveggenza ereditati dalla nonna materna. La sua abilità è saper interpretare i simboli in essi riportati e prevederne il futuro.
La Luna, la Terra e Gaia: tre mondi diversi eppure ognuno di essi parallelo agli altri
Durante una delle sue visioni le appare un mondo “alieno”, chiamato Gaia, nei cui cieli si stagliano la Luna e la Terra contemporaneamente. Gli abitanti di questo “nuovo mondo” indicano la Terra come “Luna dell’illusione“. Hitomi è visibilmente spaventata e disorientata, ritrovandosi in un mondo dai tratti fantasy, in cui vivono draghi volanti, maghi ed altre strane creature.
A farle da cicerone in questo universo “parallelo” ci penserà Van, spadaccino e giovane re del regno di Fanelia, che Hitomi aveva avuto modo già di conoscere. Van infatti per superare una delle prove di successione al trono, ossia la caccia al dragone, si era ritrovato catapultato sulla Terra. Quì con l’aiuto di Hitomi riuscì a scappare, grazie anche alle visioni della giovane fanciulla.
Il regno di Fanelia si trova a vivere una guerra senza precedenti causata dall’attacco dell’esercito di Zaibach, durante l’ascesa al trono di Van. E qui entra in gioco il nostro re, che con l’aiuto del suo guymelef (una gigantesca armatura robotica) prova a respingere il nemico. Il guymelef in questione è l’Escflowne con cui il nostro Van ha stretto un patto di sangue, e grazie alle visioni di Hitomi riesce quasi sempre a salvarsi dai continui pericoli.
Sullo sfondo di questa guerra si intravedono riferimenti alla vecchia e perduta civiltà di Atlantide, ed al macchinario sulla predizione del futuro. Si narra che il possessore di questa potente arma potrà realizzare qualsiasi desiderio.
Come capita spesso in questi racconti, in cui troviamo mescolati generi diversi, ossia guerre, belle fanciulle ed impavidi re, è quasi sempre l’amore ad essere il protagonista. Anche qui il rapporto tra Hitomi e Van metterà in risalto la potenza che l’amore può avere su tutto.
Ed è tutto per questo primo appuntamento con un anime di un passato non troppo lontano, che potrà farti avvicinare a questo “nuovo mondo“.