In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di 2.43 Seiin Koukou Danshi Volley Bu in corso di trasmissione in Giappone.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Finalmente il torneo è iniziato e i ragazzi del Seiin ne approfittano per osservare la concorrenza, in attesa che arrivi il loro turno.
Sarà importante rimanere concentrati. Prima di affrontare Subaru e compagni, bisogna superare altri avversari, forse meno titolati, ma comunque pericolosi.
In questa calda giornata di settembre, il tema più scottante è il cambio di formazione titolare, che esclude il capitano Oda. Tocca a Uchimura occuparsi dell’attacco laterale, contro l’Ikeda, il primo ostacolo sul loro percorso.
Coach Ichijodani fa un piccolo discorso di incoraggiamento a Chika, responsabile di questa rivoluzione in squadra, invitandolo a mettersi alla prova. Ed è già ora di cominciare.
I ragazzi in blu sembrano dominare, con il primo set che vola via molto velocemente. Forti di questa apparente superiorità, Chika sembra preoccuparsi più delle prossime partite che di quella corrente, iniziando a perdere la concentrazione. Questo genera un effetto a catena, che coinvolge tutta la squadra. E il secondo set si conclude con una sconfitta. Il terzo e ultimo set sarà determinante per il proseguimento del torneo.
Per fortuna, Yuni si rifiuta di tornare a quanto visto negli anni precedenti, con Chika che era costretto a prendersi da solo la squadra sulle spalle, e decide di dare una mano. I compagni lo seguono, contribuendo ad alleggerire il carico individuale.
Il caldo e la lunga durata del match permettono l’ingresso di Oda sul finale, al posto di uno Yuni ormai prossimo al collasso. Il capitano finalizza la vittoria, ma è evidente come sia stata una vittoria di squadra.
Al secondo giorno di gare prevede due incontri. E’ arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e giocare seriamente. Il primo sembra una formalità, ne vediamo i punti salienti nel finale di episodio. Nel secondo ci sarà più da sudare.
Siamo ormai giunti all’ottavo episodio e questo ci ha permesso di valutare la serie sia nelle fasi di gioco che nei momenti di approfondimento psicologico dei personaggi.
Il confronto con Haikyuu, doveroso e atteso, sembra però inadeguato. Se la storia immaginata da Haruichi Furudate si concentra su un approccio genuinamente incentrato sullo sport e su quanto accade in campo, 2.43 appare molto più simile a titoli più classici, che portano la loro attenzione sullo scontro, sui problemi dei protagonisti e le difficoltà poste davanti ad essi, da superare per arrivare alla vittoria.
Per quanto le due trame appaiano fondamentalmente simili, sarebbe un errore metterle sullo stesso piano. Probabilmente siamo più abituati a mangia e anime ambientati nel mondo del calcio, del basket, del baseball, ma i temi della formazione dello spirito di squadra, le sconfitte iniziali, la rivalsa e la presenza di un rivale sono comuni a tutti questi titoli, e agli shonen in generale.
I ragazzi del Seiin stanno affrontando i loro incontri nel modo più classico. La regia indugia brevemente sugli schemi e sui movimenti, per concentrarsi sugli effetti, sugli episodi che creano problemi da risolvere. Lo scopo non è tanto seguire lo sviluppo dei singoli membri, ma tifare per loro durante la scalata al successo.
Chi si era avvicinato a questa serie nel momento di pausa di Haikyuu rimarrà probabilmente deluso, ma i meno appassionati di sport sicuramente troveranno nel lungo termine più motivazioni per seguire 2.43. E’ tutto nelle mani dello staff di produzione, per tenere incollati allo schermo gli spettatori dovranno tirare fuori dal cilindro colpi spettacolari e sviluppi sorprendenti.