In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di 2.43 Seiin Koukou Danshi Volley Bu in corso di trasmissione in Giappone.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Avevamo lasciato Yuna davanti al cugino Yori, che ha iniziato ad insultare Chika riguardo al suo passato a Tokyo, arrivando anche alla violenza fisica.
Yuna rassicura il suo alzatore sul fatto che il passato non conta, lui non si stancherà presto della pallavolo e che anzi, preferisce passare il suo tempo in palestra al posto che frequentare le vecchie amicizie. Tanto più che la squadra avrà tutto lo spazio che vuole, durante le vacanze di primavera.
Il discorso sembra funzionare, visto che il giorno dopo Chika si fa trovare puntuale all’allenamento. Il rinnovato fervore delle attività ha incuriosito due ragazzi, che entrano a far parte del club, composto ora da otto persone.
Al termine della prima amichevole, organizzata per prendere confidenza coi ritmi di gioco e testare gli schemi pazientemente insegnati da Chika, il professore responsabile presenta alla squadra il calendario del torneo di qualificazione.
Per una prefettura così piccola e un sorteggio fortunato, saranno necessarie solo tre vittorie per accedere al campionato nazionale. Un’ottima notizia, che stupisce ed esalta Chika.
Saltiamo direttamente a fine giugno, al primo confronto ufficiale con altre scuole. La coppia d’oro si dimostra superiore ai primi avversari, che riconoscono subito il superiore talento dell’alzatore. Un dominio inaspettato perfino dal professore responsabile, che si trova circondato dai suoi omologhi, alla ricerca di informazioni sul giovane fenomeno.
Mentre la squadra riposa e si gode l’insperato risultato, Chika continua a concentrarsi, assistendo all’incontro dal quale usciranno i prossimi avversari della loro scuola media, la Monshiro.
Più determinato che mai, il biondino incute timore ai giocatori dall’altro lato della rete, anche in caso di errore, con forzature dai nove metri. Yuna d’altro canto inizia a sentire la pressione derivante dalla speranza di qualificarsi, perdendo però la concentrazione necessaria ad affrontare il presente.
Il team ottiene una vittoria risicata, ma in un modo che non piace a nessuno. Senza il supporto di Yuna, l’unico in grado di ottenere attacchi potenti, Chika è costretto a prendersi la squadra sulle spalle, vincendo praticamente da solo.
Gli altri iniziano a chiedersi quindi a cosa serva la loro presenza in campo, la paura è che sia tornato il mostro che aveva creato problemi a Tokyo.
Il giorno dopo infatti Yuna non si presenta a scuola, a tutti gli effetti lasciando la squadra con un uomo in meno.
Sua cugina a quanto pare si è infortunata portando a scuola uno striscione per incitare il club e il ragazzo ha deciso di occuparsi di lei, perché, sostiene, non è necessaria la sua presenza per vincere.
Spinto dalla giovane, Yuna tenta di raggiungere per tempo la partita, trovando però una situazione inaspettata. La squadra ha dovuto abbandonare la partita dopo l’infortunio di Chika, che, pur consapevole che quello del giorno prima era soltanto un attacco a sorpresa che non avrebbe funzionato di nuovo, ha provato a tenere duro fino a quando non sarebbe tornato Yuna.
Quello che resta della squadra è quindi un alzatore con una distorsione al dito, uno schiacciatore rinunciatario e qualche mese per prepararsi al prossimo torneo. Non proprio le migliori premesse per la nuova stagione.