In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di 2.43 Seiin Koukou Danshi Volley Bu in corso di trasmissione in Giappone.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
La quarta stagione di Haikyuu è appena terminata, appena in tempo per lasciare spazio a questa nuova serie. L’impatto sembra molto differente rispetto alle avventure del liceo Karasuno, ma è possibile trovare somiglianze. Dopotutto l’impianto di ogni spokon è la lotta per primeggiare a livello nazionale, quindi da sempre, in tutto il Giappone, l’obiettivo di tutti i giocatori è sempre lo stesso.
La prima scena del primo episodio presenta al pubblico Kimichika Haijima. Lo vediamo in panchina, frustrato per il fatto di non poter giocare, nonostante sembri sapere il fatto suo. Anche i suoi compagni sembrano consapevoli che la partita potrebbe andare meglio, se solo lui fosse in campo.
Dopo la sigla, grazie a un flashback, comprendiamo come Chika, originario di Fukui, si sia trasferito a Tokyo ai tempi delle elementari, per seguire la famiglia. Ma a quanto pare è arrivato per lui il momento di tornare al paese dei suoi nonni.
L’inserimento non è proprio dei migliori. Il rapporto tra lui e il suo amico d’infanzia, Yuni, è ormai quasi inesistente. L’unica cosa che sembra legarli è l’appartenenza al club di pallavolo.
Anche qui però sorgono subito delle divergenze. La squadra non è una vera squadra, quanto più un club cuscinetto, scelto da chi aveva bisogno di iscriversi a un’attività extracurricolare, senza grande impegno. Niente match ufficiali, allenamenti molto sporadici e poco impegno nel perseguire risultati, al punto che nessuno dei membri ha una posizione precisa in campo. Un incubo per Chika, abituato ad esprimersi ad alti livelli.
Nonostante le difficoltà, Chika non perde tempo e si allena, da solo, come meglio può.
Un piccolo diverbio tra membri di club diversi diventa l’occasione della svolta tanto attesa. Yuni, incuriosito dall’atteggiamento di Chika, trova la forza di volontà per ricominciare ad allenarsi.
Risulta evidente come il nuovo studente riesca ad aprirsi quando si sente sulla stessa lunghezza d’onda. I due amici d’infanzia ricostruiscono il loro rapporto, anche se appare chiaro come i due siano come il giorno e la notte. Una differenza che però viene appianata sul campo da gioco.
L’atmosfera creata dai due spinge gli altri membri a partecipare assiduamente alle sessioni di allenamento. Il livello è molto basso ma, grazie ai consigli di un esperto come Chika, le cose iniziano a farsi più serie. Dopo un solo mese la squadra appare ordinata, pronta per affrontare un match ufficiale. Resta solo da affinare gli aspetti tecnici e tattici per poter davvero competere.
Tra il dire e il fare, purtroppo c’è sempre di mezzo il mare. O, in questo caso, risulta difficile creare scompiglio nella vita di una persona senza che arrivi qualche conseguenza.
Yuni per allenarsi ha trascurato Yori, suo cugino e compagno di avventure, che lo mette in guardia dal passato di Chika.
Sembra infatti che il nuovo arrivato abbia dovuto trasferirsi, dopo che la sua eccessiva passione lo aveva portato a litigare eccessivamente con i compagni di squadra, provocando anche alcuni incidenti pericolosi.
Yuni dovrà decidere presto se tornare alla sua vita di prima, fatta di ozio e divertimenti, oppure dedicarsi con impegno e fatica allo sport.
Un esordio che punta più sull’aspetto umano che su quello sportivo, ma è prevedibile che presto si passerà alla pallavolo giocata.