Ciao iCrewer e bentornato alla rubrica più spolliciata di iCrewPlay anime, quella dedicata ai nostri amati “I cavalieri dello zodiaco“. Vuoi un breve resoconto di come stanno le cose, e fin dove sono arrivato la settimana scorsa? Beh sarei felice di fartelo, se non fosse che qui oggi devo occuparmi di altre situazioni ben più importanti dei nostri amici…quindi per questa volta sii autodidatta!
I nostri tre ex Gold Saint con a capo Saga seguito da Camus e Shura, entrano di gran corsa nella casa del Cancro consapevoli di poterla facilmente attraversare vista la situazione venutasi a creare ed invece…è tutt’altro che semplice, in quanto si ritrovano bloccati sulle soglie del Monte degli inferi, luogo in cui le anime dei defunti si gettano per arrivare nel mondo di Hades. Come nella saga originale che ben conosci, anche qui veniamo sballottati da un luogo ad un altro in tipico stile “I cavalieri dello zodiaco“; e questa volta ci troviamo ai piedi del Grande Tempio dove arriva Shiryu (poverino sempre con le bende sugli occhi), corso in aiuto del suo maestro. Ad accoglierlo non proprio amichevolmente c’è Ikki che, venuto a conoscenza del volere di Lady Isabel, ferma il Saint della costellazione del dragone, bloccandogli l’avanzata alle stanze di Athena. Anzi gli dice che lì nell’arena troverà anche Seiya, anch’egli (se ben ricordi) fermato dal Grande Mu. I due parlottano sul da farsi, ed ormai convinti delle loro intenzioni, decidono di dirigersi nelle stanze dove alloggia Saori.
Ritorniamo alla casa di Cancer dove i nostri tre “amici”, vengono bloccati dalle “anime che non trovano pace“; con mani che spuntano dal terreno in uno stile che fa molto “La notte dei morti viventi“, questi cercano di distrarre i cavalieri ma Saga, astuto Saint dai sensi sopraffini, capisce che sono vittima di un’illusione. Infatti in poco tempo riescono a liberarsi di questi “non morti“, ed ecco che ricompaiono le sale della stanza di Deathmask. Ci spostiamo per un attimo alla casa dell’Ariete, dove a discutere ci sono Sion e Dohko; i due non si trovano molto d’accordo su quale potrà essere l’esito di questa nuova Guerra Santa, ma su una cosa invece non battono ciglio: uno dei due non sopravviverà questa volta!
I cavalieri dello zodiaco ci fanno andare di qua e di là per vedere un po’ tutti cosa stanno facendo, e ci ritroviamo ancora una volta nella quarta casa. L’illusione ancora non è finita, poiché i tre amici corrono e corrono, senza mai trovare l’uscita: chi è che ha tanto potere da creare tutto ciò? Domanda a cui Saga di lì a poco trova risposta, in quanto la loro corsa termina nel palmo della mano del Divino Buddah. È Shaka della Vergine, Gold Saint più vicino agli Dei, che sta creando queste perfette illusioni per imprigionare i suoi tre vecchi amici. Il cavaliere dei Gemelli allora scaglia un colpo, con il quale manda in frantumi le illusioni di Shaka: ma ciò non basta perché la casa del Cancro si ritrova invasa di nuove illusioni. Allora Saga con tutta la potenza del suo cosmo e delle stelle, fa partire un violentissimo attacco che raggiunge la dimora del cavaliere della Vergine, mandandola in frantumi. Ma questo non è sufficiente poiché il Gold Saint è protetto da una barriera impenetrabile, e questa volta è lui a contrattaccare: bruciando al limite estremo delle stelle il suo potere, lancia il suo colpo più potente “Abbandono dell’Oriente” (Tenma Kōfuku nel manga), che investe i nemici con un bagliore luminoso accecante.
https://youtu.be/j1DzO0UMhMA
Di questo “scontro” tra cosmi se ne accorgono un po’ tutti ma nonostante questo Seiya e Shiryu decidono comunque di correre in soccorso di Athena, nonostante vige su di loro il divieto di avvicinarsi al Grande Tempio; anche Sion e Dohko avvertono la gran potenza emanata dai colpi di Shaka e Saga, con lo Specter di Hades preoccupato dell’esito della battaglia. Dohko allora con voce profonda e diretta all’avversario gli dice: “Non penserai di poter lasciare questo luogo finché io sono presente vero”? Sion capisce che “l’amico” non lo lascerà andar via tanto facilmente, e seppur lo scontro tra loro potrà durare cent’anni (poiché Saint di pari livello), si pone dinnanzi al cavaliere della Bilancia per sfidarlo.
La tigre dei cinque picchi si risveglia!
Ecco che ha inizio uno dei duelli per cui ho amato ancor di più la serie de’ “I cavalieri dello zodiaco” quel colpo di scena inaspettato ma che, per aver letto il manga più di una volta, non vedevo l’ora arrivasse. La battaglia ha inizio, ma il nostro Dohko è un vecchietto di oltre 240 anni e senza cloth…come può tener testa invece ad uno Specter (tra l’altro ex Grande Sacerdote e Saint dell’Ariete), di cui conosce bene la forza? All’inizio sembra che il vecchio Dohko se la cavi abbastanza bene, fino a quando Sion decide di combattere sul serio: manda così più volte il Gold Saint gambe all’aria. Shiryu avvertito il pericolo, decide allora di correre in aiuto del maestro, ma questi lo ferma scagliandolo per aria. Decide quindi di lanciare contro lo Specter uno dei suoi più potenti attacchi il “Rozanhyakuryūha” (nell’anime il Colpo dei cento Draghi). Ma ci vuole ben altro per impensierire Sion che, espandendo il suo cosmo lancia lo “Stardust Revolution” (Rivoluzione Stellare), che mette ko Dohko; Shiryu prova a difendere il suo maestro (anche indossando il cloth del Dragone), ma senza risultato.
Intanto mentre Shaina ed i suoi tre cavalieri a seguito cercano ancora di capire cosa stia accadendo nelle tombe dei Saint trafugate, arrivano Shun e Hyoga. Quest’ultimo vorrebbe subito correre in aiuto di Lady Isabel, ma la sacerdotessa guerriera gli ricorda di non esser gradito da Athena in persona; Shun (che come ben sai non ama combattere) invece questa volta ti sorprenderà, in quanto è favorevole alla lotta, anche se capisce le intenzioni della Dea di non volerli mettere ancora una volta in pericolo di vita.
Ma ritorniamo da Dohko, dove Sion sta per infliggergli il colpo di grazia, nonostante il buon Shiryu provi a contrastarlo ma inutilmente: ecco che succede l’impensabile, l’inennarabbile, una di quelle cose che mi hanno fatto per la prima volta in 30 anni balzare dalla sedia, ed esclamare “Yeah! Così si fa, adesso fagli vedere la tua forza“. Il vecchio maestro chiama la sua armatura in difesa, ma Sion ancora non capisce come potrà mai indossarla vista l’età; improvvisamente il corpo di Dohko emana un cosmo potentissimo come quando aveva 18 anni. Lo Specter di Hades non crede ai propri occhi, le membra del maestro si stanno sgretolando come un “guscio d’uovo“, dal cui interno si erge in tutta la sua potenza il giovane cavaliere della Bilancia.
https://youtu.be/IkF8lz8-j98
“Che prodigio è mai questo“! esclama Sion…Ma le sue domande trovano presto risposta, in quanto Dohko gli rammenta cosa accadde alla fine della precedente Guerra Santa: Athena aveva fatto loro un dono (in quanto unici due sopravvissuti). Sion aveva deciso di difendere la giustizia come Grande Sacerdote al Tempio di Atene, mentre Dohko fu messo a difesa del sigillo sui 108 Specter di Hades con la tecnica della Misophetamenos. Questa gli permetteva, a patto di restare immobile alla cascata dei cinque picchi, di rallentare i battiti del suo cuore a centomila battiti in un anno…cosa significa? Praticamente per tutti sono passati 243 anni, ma per lui solo 243 giorni. Questo ci prospetta un duello infuocato tra Sion e Dohko, con ormai indosso la sua armatura e tutta la potenza di un ragazzo appena 18enne. Ed infatti sin dalle prime battute dello scontro le forze dei due contendenti si equivalgono, fino ad annullarsi nel momento in cui entrambi lanciano il loro migliore attacco.
Shiryu viene scaraventato dall’onda d’urto generata dai loro cosmi a centinaia di metri di distanza, e tutti i presenti al Tempio avvertono che i cosmi di Dohko e Sion sono scomparsi. Che fine avranno fatto i due fantastici guerrieri?
Ti aspetto come sempre puntuale la prossima settimana.
Stay tuned