Caro iCrewers ti stavo aspettando! Pronto a proseguire la nostra corsa insieme a “i cavalieri dello zodiaco”, verso la colonna di Nettuno, per distruggerla e salvare l’umanità? Rallenta e facciamo un passo indietro, riepiloghiamo un po’ i fatti come sono andati. Shiryu e Shun esausti dalla battaglia riprendono un po’ il fiato per rigenerarsi, mentre Seiya e Hyoga arrivano in momenti diversi alla stessa colonna, quella dell’Oceano Antartico.
Ma procediamo per gradi. Nel bel mezzo della battaglia tra Shiryu e Crisaore si vedono i due Bronze Saint, l’uno difeso dal cloth della costellazione del Cigno e l’altro da quella di Pegaso, fare degli incontri singolari (se non fosse che siamo a migliaia di metri sotto il livello del mare). Seiya incontra Marin, la sua “maestra” e sacerdotessa guerriera, che prova in tutti i modi a distoglierlo dal suo fine, ricorrendo a qualsiasi mezzo pur di riuscirci. Il nostro amico certo non è stupido, ma gli viene fatta una rivelazione choc. Marin gli confessa di essere sua sorella Patricia (con tanto di maschera gettata via), dalla quale il nostro Bronze Saint fu allontanato per diventare cavaliere di Athena; così anche la persona più determinata di questo mondo rischia di cedere. E così accade, Seiya si scioglie come neve al sole: è qui che Marin (o meglio il nemico) ne approfitta colpendolo violentemente allo stomaco.
Poco dopo tocca a Hyoga che, una volta arrivato a destinazione, trova ad accoglierlo nientedimeno che il suo maestro (non il maestro dei ghiacci attenzione che è una pura invenzione dell’anime) Camus, che il cigno credeva ormai morto. Infatti resta alquanto sorpreso dell’incontro, e non crede ai propri occhi; addirittura chiede una prova di forza del Gold Saint per essere sicuro che sia davvero lui. Il cavaliere dell’acquario allora, oltre a parare facilmente il colpo del cigno d’argento, sfodera il suo colpo migliore l’ “Aurora Execution“; sbalzato via violentemente, Hyoga visibilmente commosso dell’aver ritrovato il suo amato maestro, abbassa le difese. Così il “finto” Camus può facilmente colpirlo e sconfiggerlo senza troppe complicazioni.
Ma cosa sta succedendo? Perché i cavalieri dello zodiaco uno alla volta stanno cadendo sotto i colpi dell’avversario? Semplice perché non si rendono conto di avere a che fare con un nemico! Infatti l’abile Generale degli abissi dietro cui si nascondono queste molteplici identità, è Lemuri (Kaysa di Lymnades). Protettore della colonna dell’Oceano Antartico ed abile trasformista, il suo Scale rappresenta le Limniadi, ninfe delle acque dolci nella mitologia greca.
Ingannevoli apparenze all’Oceano Antartico e amori ritrovati!
Dopo Hyoga stessa sorte tocca a Shun, che arrivato alla colonna, trova dapprima i suoi due amici per terra, e poi vede Ikki che lo chiama da lontano. Anche qui l’illusione del nemico è molto ben mirata, in quanto la sua principale abilità è proprio quella di leggere il cuore delle persone che ha davanti, così da poter capire quale sia il loro punto debole; ed ovviamente il punto debole di Shun è l’amato fratello. Anche qui però la catena di Andromeda cerca di avvisarlo del pericolo imminente, ma lui non curante crede davvero di trovarsi a colloquio con Phoenix. Lemuri ne approfitta per colpirlo, ma la fidata catena riesce giusto in tempo a fermare il colpo: l’inganno svanisce ed il Generale si rivela al Bronze Saint.
Shun riconosce subito Lemuri, e solo così riesce a capire come mai i suoi amici sono stati facilmente sconfitti. Altra caratteristica di Kaysa è quella di riuscire a replicare alla perfezione i colpi della persona di cui assume le sembianze, non lasciandogli scampo. Ovviamente il nostro Bronze Saint alle prese con il Generale, una volta smascherata la farsa messa in piedi dal nemico, si lancia all’attacco con la sua catena di Andromeda; nonostante Lemuri cerchi di nascondersi non può nulla contro l’attacco di Shun. Decide allora (slealmente) di vestire nuovamente i panni di Ikki, sperando nella resa del cavaliere di Athena. Ma questa volta il nostro amico Shun sembra sorprenderci, in quanto consapevole che quelli che ha difronte non è il fratello, lancia la sua catena all’attacco…apparentemente! Infatti nonostante il travestimento del Generale, non riesce a colpire il fratello; ecco che Lemuri passa al contrattacco sferrando il suo colpo segreto “Occhi della salamandra” (Salamader Shock). Riesce così a sconfiggere il terzo Bronze Saint, auto-proclamandosi il Generale più forte di tutti. Ma improvvisamente avverte un portentoso cosmo avvicinarsi…E in linea con tutta la saga de’ “I cavalieri dello zodiaco“, ci si sposta da Shiryu rimasto ferito dopo la battaglia con Crisaore, e Kiki che viene incaricato di portare il cloth di Dohko alla colonna dell’Oceano antartico.
LEMURI
Qui Lemuri non sa spiegarsi di chi sia il cosmo tanto potente che avverte, ma ecco che fa la sua comparsa Ikki, esordendo con una battuta che ti riporto, tanto è emblematica dell’epicità di tutta la serie de’ “I cavalieri dello zodiaco“. Mentre il Generale sta domandandosi di chi è tale forza e chi ha osato fermarlo, si rivolge al nemico dicendogli di farsi avanti se non ha paura, e di combattere; Ikki dal canto suo gli risponde “Perché tanta premura, la vita ti è giunta a noia? Combattendo con me la perderesti Lemuri“.
Ed ecco che immediatamente il Bronze Saint lancia il suo “Fantasma diabolico” (Phoenix Genmaken); il Generale dice di non aver subito danno alcuno, ma si sbaglia. Infatti l’illusione creata da Ikki pone il Generale contro se stesso, ed ovviamente non ha il coraggio di colpirsi. Il Saint di Athena scaglia tre potenti colpi per vendicare i suoi amici, riservando il più potente “Ali della fenice” (Hoyoku tensho) in onore del fratello Shun.
Lemuri viene spazzato via violentemente, ma si rialza provando a prendere le sembianze di Shun per colpire Ikki; questi però non si lascia imbambolare e reagisce colpendo al cuore il Generale che ormai non ha più armi per sconfiggere la Fenice.
Ma con le sue taglienti e velenose parole tenta di smuovere qualcosa in Ikki: infatti lo accusa di essere privo di sentimenti come lui, e senza farsi problemi nel colpire la figura del fratello (nonostante fosse lui). A questo punto il Bronze Saint gli dice che lui sa bene cos’è l’amore, e che non ha mai dimenticato una persona a lui cara. Il Generale allora prova a scrutare il cuore del cavaliere di Athena, prendendo le sembianze di Esmeralda (amore di Ikki mai svanito dopo gli allenamenti sull’isola della Regina Nera); ma Phoenix è troppo astuto per cascarci e con un sol colpo finisce l’avversario.
Un amico ritrovato, presta attenzione cigno d’argento!
Come in altre occasioni compare Kiki con le vestigia di Dohko, e prendendo il tridente Ikki abbatte la quarta colonna. Rimargina poi le ferite degli altri Bronze Saint, dicendo che il tempo è poco e che lui andrà direttamente alla colonna portante. I nostri amici dopo i duri colpi subiti da Lemuri fanno fatica ad alzarsi in quanto, feriti nei sentimenti, hanno perso la loro natura di Saint di Athena e devono ritrovarla da soli. Hyoga è il primo a rialzarsi e si dirige verso la colonna del Mar Glaciale Artico, dove c’è una vecchia conoscenza ad aspettarlo: Abadir (nel manga chiamato Isaac di Kraken), la cui armatura rappresenta appunto il mostro delle leggende marine.
Hyoga riconosce in lui il suo vecchio amico di addestramento in Siberia, che tanto ha fatto per lui in quegli anni, ma che poi è passato al “male”. Ancora una volta il sentimentalismo del Saint di Athena è messo alla prova, ed infatti inizialmente subisce gli attacchi del Generale degli abissi senza reagire, anzi facendosi volutamente colpire in un occhio. Questo perché Isaac gli aveva salvato la vita in passato, rimediando appunto la perdita dell’occhio sinistro. Entrambi discepoli di Camus volevano diventare cavaliere del cigno, e servire la Dea della giustizia. Seguono poi dei flashback dei momenti in Siberia vissuti dai due, fino a quando Abadir scaglia il suo colpo più potente l’ “Aurora Boreale” contro Hyoga schiantandolo al suolo.
https://youtu.be/MmzBLuYQCrU
Il Saint di Athena è duro a morire, e nel momento in cui arriva Kiki con lo scrigno d’oro (sperando già di trovare il Generale sconfitto), Isaac infierisce sul piccolo apprendista di Atene. Ecco che Hyoga si riprende ed il duello entra nel vivo, con il cigno che lancia la sua “Polvere di diamanti” contro il Generale degli abissi. Questi però non cede facilmente il passo, fin quando anche l’armatura di Hyoga risplende di luce dorata, ed Abadir non può fare altro che subire l’ultimo e più potente attacco del cigno: l’Aurora Execution che lo mette k.o.
Così anche la quinta colonna è finalmente abbattatuta, ma Isaac in punto di morte fa una sconcertante rivelazione al Bronze Saint: il vero artefice della guerra tra Nettuno ed Athena è Dragone del Mare. Chi sarà mai costui? Quale segreto si cela dietro questo Generale degli abissi?
Il combattimento con Lemuri non lo ricordavo proprio!
Ma come.. Mi meravigli proprio tu? Devi stare più attento ???