Ciao caro lettore e bentornato al capitolo conclusivo della saga dei ghiacci eterni di Asgard. Phoenix e Shun sconfitti da Alcor (o per meglio dire risparmiati) recuperano le forze e si dirigono verso l’ingresso del palazzo. Seiya e Hyoga dopo aver superato una frana, che ha però causato lievi danni al cigno d’argento, costringe il nostro amico di bronzo a lasciare il suo compagno d’avventura, e dirigersi da solo incontro all’ultimo God Warrior: Fafnir di Dubhe (conosciuto da noi come Orion).
L’armatura di Orion, come quella di altri cavalieri del nord, discende dai miti e dalle leggende norrene, e più precisamente dal drago a due teste Fafnir. Il suo personaggio è legato alla figura di Sigfrido della saga dei Nibelunghi: questi uccise il mitico drago a due teste Fafnir, bagnandosi nel suo sangue diventando così invulnerabile. Ma durante questo “bagno di sangue” una piccola foglia si posò sulla schiena dell’eroe: quello diventò il punto debole di Sigfrido, ereditato dal suo alter ego di Asgard.
https://youtu.be/9acIuAAFvNs
Ikki e Shun lungo la strada trovano Hyoga e lo aiutano a rialzarsi, portandolo in spalla verso la meta finale. Ebbene Seiya si imbatte nell’uomo più vicino ad Hilda, il suo prediletto, e subito finisce al tappeto nonostante tenti in tutti i modi di sconfiggerlo. Ma è normale, Orion è invulnerabile come il suo antenato e la sua armatura impenetrabile. Uno dopo l’altro cadono tutti i Bronze Saint meno che uno: Shiryu.
Due cavalieri del drago con lo stesso punto debole
Il dragone infatti dopo la vittoria su Megres, è ancora a terra privo di sensi, ma la carismatica voce del suo maestro lo ridesta e gli dona la forza per riprendere il cammino e raggiungere i suoi amici. Come dicevo Seiya viene battuto facilmente con il colpo migliore di Orion “Spada di Asgard” (Odin Sword, “Spada di Odino”); Ikki che è il più fresco dei quattro lì radunati, sembra tener testa ma dopo due colpi anche lui si schianta al suolo in fin di vita. Resta Shun che prova solo a difendersi con la sua catena di Andromeda, ma la forza del God Warrior è talmente superiore da spazzare via il proprietario della catena ed il suo protetto Hyoga.
E Saori? La Dea Athena cosa fa mentre i suoi cavalieri stanno per soccombere, senza aver modo di reagire? La povera Dea della giustizia è sempre alle prese con lo scioglimento dei ghiacci, ed improvvisamente mentre sta per sopraggiungere la notte ha un piccolo mancamento. Ma lì con lei c’è Flare sorella della regina di Asgard, che prega Odino affinché le dia la forza necessaria per continuare la sua missione.
Nel frattempo Shiryu aiutato da Shaina arriva nel bel mezzo del duello, giusto in tempo per proteggere Seiya dal colpo letale di Orion “Occhi del Drago” (Dragon Bravest Blizzard), e così entrambi vengono messi ko. Il dragone allora, seppur privo di armatura, decide di attaccare il God Warrior con tutte le sue forze: ma nonostante provi e riprovi i suoi colpi non vanno a segno. Orion gli parla della leggenda del drago a due teste che ha dovuto sconfiggere per superare l’addestramento, e Shiryu sempre grazie alle sagge parole del suo maestro viene a scoprire il segreto del suo avversario: anche Orion ha un punto debole.
Eh sì nello stupore più totale che colpì anche me (ancora ricordo quando guardai quell’episodio la prima volta), viene svelato che il cavaliere di Asgard, nonostante si sia bagnato della linfa vitale del drago Fafnir, ha un punto sulla schiena dove gli si posò una foglia, rendendo quello l’unico a non essersi impregnato del sangue del drago. Shiryu allora prova con il suo colpo migliore il Rozan Shoryuha a colpire quel punto, ma le difese di Orion sono davvero impenetrabili. Allora lascia a Seiya il compito di indirizzare il Pegasus Ryuseiken lì dove potrebbe sconfiggere Orion. Così il nostro eroe unito al cosmo di Athena e dei suoi compagni (così come era accaduto al Grande Tempio ricordi?), infligge un colpo devastante al God Warrior che affonda nella neve quasi privo di vita.
Un nuovo nemico venuto dal mare
Ma ecco uno dei classici colpi di scena che nei Cavalieri dello Zodiaco siamo abituati a vedere: fa la sua comparsa un cavaliere venuto da lontano. Sirya (credo Siren di Sorrento ti sia più familiare) il suo nome Generale degli abissi, che rivela ai nostri Bronze Saint che l’influenza malvagia subita da Hilda, altro non è che causata da Nettuno in persona. Orion ancora in vita ascolta la spiegazione del nuovo arrivato, ed allora decide di sua spontanea volontà di consegnare lo zaffiro di Odino a Seiya, per salvare Hilda e liberarla dal Dio dei mari.
https://youtu.be/OsCzmxdcOC4
Si scaglia così contro Sirya con tutte le sue forze, ma il nuovo nemico è molto forte (man mano che andiamo avanti i nemici subiscono una sorta di power up, come nel più classico dei videogiochi), e ricorre alla sua “dolce” ma letale melodia che, a chi l’ascolta, blocca il cosmo ed i colpi scagliati. A questo punto, disperato e con il solo obiettivo di vendicare la sua regina, il God Warrior decide di rompersi i timpani, per non essere vittima della musica del Generale degli abissi. Ma la musica di Sirya raggiunge direttamente il cervello dei nemici che ha difronte; quindi Orion decide, come già fece Shiryu contro Shura di Capricorno, di bloccare il braccio del nemico nel suo petto e di bruciare il suo cosmo e perdersi nello spazio profondo.
La voce di un Dio e l’armatura leggendaria
Seiya ed Hilda si trovano così faccia a faccia, con il cavaliere di Athena che ha promesso ad Orion di salvare la sua regina, e quindi si trova spiazzato sul come doverla affrontare; dall’altro lato c’è Saori che invece sta per esaurire le forze e non resisterà per molto ancora all’avvicinarsi della fredde notte di Asgard. Come fare per riuscire a salvare entrambe? Il nostro eroe viene colpito da Hilda (che dal suo bastone sprigiona una sfera nera d’energia) e sta per precipitare nel burrone dietro di lui; ecco una voce provenire da lontano, ma questa volta non è Athena ma bensì Saga (o meglio la sua parte buona), che ricorda al Bronze Saint della promessa fatta a Saori di proteggere la giustizia e di salvare la regina di Asgard (non il suo fantoccio… parole del Gold Saint).
Seiya con rinnovato vigore scala il crepaccio e si ripresenta al cospetto di Hilda, dirigendosi direttamente all’altare di Odino per prendere la spada Balmung, e liberare la regina dall’anello che la tiene prigioniera. Mentre si incammina verso il Dio di Asgard non degna neanche di uno sguardo Hilda, mentre questa continua a volerlo colpire. Ma in soccorso dell’amico arrivano gli altri quattro Bronze Saint.
Uno dopo l’altro cadono sotto i colpi che infligge loro la regina, che riesce infine a colpire Seiya; le cose però vanno diversamente, in quanto questi viene salvato dall’armatura di Odino. Questa viene indossata da Seiya, che dopo un dialogo introspettivo dove si chiede se sia giusto o meno colpire Hilda rischiando di ucciderla, il Dio del nord in persona gli parla e gli dice di non esitare.
https://youtu.be/Y4TLkCjkKRQ
Così il cavaliere di Athena leva la spada sulla regina di Asgard, che però cade al suolo con l’anello in frantumi, ma in una pozza di sangue. Ormai la notte è calata su Asgard, Saori non ha più le forze, e la città sta sprofondando nei mari ghiacciati ormai scioltesi per colpa di Nettuno. Ma ecco che Hilda si riprende, si dirige verso il cloth di Odino, ed estrae la spada Balmung per chiedere perdono al Dio e ad Athena.
Con l’aiuto del cosmo del Dio nordico la regina di Asgard riesce a fermare lo scioglimento dei ghiacci ed a salvare Saori. Tutti si riuniscono sullo spuntone di roccia dov’era la Dea della giustizia, e si lasciano andare ad un pianto liberatorio: ma improvvisamente un vortice proveniente dal mare sommerge i nostri amici, che quando si riprendono non vedono più la Dea Athena.
La saga migliore dei cavalieri meritevole di serio Sequel. Grande articolo che ricorda importanza di questa saga
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Grazie Pier i God Warriors hanno il loro fascino, ma vedrài che anche negli abissi c’è qualcosa di buono… Stay tuned ?
Ci avete abituato troppo bene… mi piacerebbe anche se trattaste anche Dragon ball e One Piece
Sono davvero contento che aggiungi i video dei momenti salienti…di troppe puntate ho ricordi impastati…continua così!