Bentornato all’atto conclusivo della scalata al Grande Tempio di Atene, finalmente all’orizzonte si intravede la casa del Grande Sacerdote: squillino le trombe per un veloce riepilogo.
L’unico ed ultimo “sopravvissuto” alle dodici case è Seiya che, dopo la scalinata di Aphrodite ed il rischio di restarne vittima, esausto e fisicamente debilitato arriva all’ingresso della residenza del Grande Sacerdote. Qui ad attenderlo c’è Arles che stranamente, e con grande stupore del nostro eroe, lo accoglie “amichevolmente“. Perché ti starai chiedendo? Perché nella sala del tempio di Athena ad aspettare Seiya c’è la “parte buona” del Grande Sacerdote, l’altro lato della sua faccia: Kanon il fratello di Saga (è un parolone visto che la voce utilizzata nel nostro doppiaggio è quella di una donna), Cavaliere d’oro dei Gemelli. Anche in questo caso, come in tanti altri punti dell’anime, iniziano dei dialoghi con parole altisonanti e toni “cavallereschi“.
Kanon spiega al Bronze Saint che l’unico modo che ha per salvare Saori (Athena), dalla freccia di Betelgeuse che ha trafitto il suo cuore, è lo scudo posto nella mano della statua della Dea, in cima alla scalinata dietro al suo trono. Lo esorta più e più volte a sbrigarsi a raggiungerlo e prenderlo prima che sia troppo tardi; a questo punto Kanon inizia a sentirsi male e da le spalle a Seiya, invitandolo a non perdere tempo e correre via. Il cavaliere di Pegasus indugia non poco (ricordo che da ragazzino quasi lo invitavo anch’io a sbrigarsi ad andar via), voltandosi più volte verso di lui per capire perché stesse così male.
Mi sono sempre domandato una cosa: perché per scalare le dodici case correvano come dei pazzi, ed invece qui ad un passo dalla vittoria Seiya “passeggia” per dirigersi verso l’altare di Athena? Ovviamente la storia è stata pensata proprio per questo, cioè far “rinsavire” il Grande Sacerdote nella sua versione malvagia ed iniziare a duellare con il nostro amico. Seiya in un attimo si ritrova gambe all’aria, senza veder neanche partire il colpo.
Una rivelazione sconcertante ed un duello impossibile
Contemporaneamente all’inizio del “grande scontro” nella sala del tempio, Marin che era stata affidata da Seiya a Shaina (la nostra amata Tisifone) per le cure del caso, avverte il cosmo del suo allievo in pericolo e si ridesta immediatamente. Con la stessa inizia un flashback su chi sia il Grande Sacerdote, se davvero sia la persona più vicina ad Athena: è a questo punto che Marin confida un segreto “scottante” a Shaina. Qualche anno prima di ritorno da Nuova Luxor, dove aveva aiutato Seiya contro i cavalieri d’argento, si dirige “all’altura delle stelle“, luogo dove solo il Grande Sacerdote ha accesso per predire il futuro. Qui sperava di poter trovare le risposte alle azioni di Arles e capirne il vero motivo: appena arrivata cosa vede? Il “vero” Grande Sacerdote (che si scoprirà, solo nella saga di Hades, essere Sion ex Cavaliere dell’Ariete) avvolto da un’aura di pace e tranquillità, lì immobile morto da almeno 10 anni. Allora capisce che, l’attuale Ministro di Athena, altri non è che un impostore (ed anche molto potente) che vuole prendere il dominio sulla Terra.
https://youtu.be/_veMmzzDEs8
Una precisazione va fatta: Arles cavaliere d’oro dei Gemelli vuole impadronirsi del bastone di Nike, attraverso cui Saori estende il proprio cosmo. Con lo scudo di Athena (già in suo possesso), e lo scettro, vuole metter fine alla pace del Mondo e portare le tenebre in terra.
Intanto Arles rivela la sua vera identità a Seiya che, pensando di avere a che fare con un normale Saint d’oro, scaglia il suo Pegasus Ryuseiken, senza però minimamente scalfire le vestigia dei Gemelli. Anzi la reazione è il famigerato colpo, già subito alla terza casa da Hyoga, “Another Dimension” che lancia Seiya in una dimensione “astratta“, dalla quale però il nostro Bronze Saint riesce a liberarsi abbastanza facilmente. Nel frattempo la parte buona di Gemini no Saga, ossia Kanon, prova a riprendere possesso del corpo del Gold Saint per evitare morte certa a Seiya, ma senza successo. Il suo intervento genera un dialogo “interiore” del cavaliere d’oro al quale il nostro eroe assiste, con una conclusione amara: Saga anziché uccidere Seiya (ostacolato in un certo senso da Kanon), decide di privarlo dei 5 sensi.
La perdita dei cinque sensi e l’arrivo di un alleato inaspettato!
Nel frattempo che Seiya è bersaglio facile di Arles ed a quanto pare prossimo alla morte, alla prima casa dell’Ariete una voce lontana richiama l’attenzione di Mu. È Shaka della Vergine che gli chiede di riportare indietro, grazie alla telecinesi, il Bronze Saint della costellazione della fenice Ikki. Mu è sorpreso della richiesta ma capisce le intenzioni del suo “pentito” amico e teletrasporta entrambi nella casa della Vergine. Qui Ikki incredulo crede di dover combattere ancora con Shaka, il quale invece gli dice che non c’è tempo da perdere poiché l’ultima fiamma della meridiana sta per spegnersi. Con il potere di cui dispone e grazie alle abilità del cloth della fenice, riassembla l’armatura e la consegna al suo legittimo proprietario.
Nelle stanze del Grande Sacerdote il Saint di Pegasus ormai privo dei cinque sensi, prova con rinnovato vigore (sempre indotto dalla bella Saori di cui invoca l’aiuto) a sconfiggere Saga con un nuovo colpo “La cometa di Pegasus” (meglio conosciuta per gli amanti Pegasus Rolling Crush). Ma il Gold Saint ha la “pelle” dura e resta solo leggermente contuso, pronto a sferrare un nuovo e letale attacco al nostro Bronze Saint; ma rullo di tamburi…la mano di Saga viene trafitta da alcune “scaglie” della coda della fenice di Ikki.
https://youtu.be/x_XQi_c2vQA
Ecco uno di quei colpi di scena che, ancora oggi, riescono a farmi venire la pelle d’oca (come “L’ira del dragone” nella casa di Death Mask). Ha così inizio il capitolo finale di una scalata tanto faticosa quanto ricca di suspense e momenti topici, che solo il doppiaggio italiano ci avrebbe potuto regalare con frasi emblematiche e fortemente enfatiche.
L’arrivo allo scudo di Athena tra mille difficoltà
Il Cavaliere della Fenice spiega a Saga che non ha la minima intenzione di farsi da parte, e così ha inizio un duello (devo essere sincero potevano curarlo meglio, visto era il finale della serie) breve ma intenso. Il Gold Saint prova ad intrappolare Ikki nella dimensione oscura, senza però riuscirci grazie alle capacità di quest’ultimo. Intanto Seiya che si trova sulla scalinata che conduce alla statua di Athena, privo dei cinque sensi ed esausto, mentre si ritrova in cima, improvvisamente ricade e ritorna a metà percorso. Accompagnato da una musica perfettamente orchestrata, le voci dei suoi amici Shun, Hyoga e Shiryu gli ridanno nuovo vigore per arrivare finalmente alla meta.
Saga nel frattempo percepisce il pericolo, ed allora affretta i tempi con il Saint della fenice facendolo sprofondare nelle sue stanze, dopo aver fatto crollare parte della sala. Si dirige velocemente verso l’altare di Athena dove Seiya ha preso lo scudo, ma non sa dove puntarlo precisamente in quanto privo della vista. A questo ci pensa Saga che involontariamente lo aiuta, in quanto gli scaglia un colpo talmente forte che il nostro Bronze Saint fa roteare lo scudo in più direzioni. Così prima che l’ultima fiamma della meridiana si spenga, un fascio di luce “investe” Saori; il Gold Saint canta vittoria in quanto ormai i dodici fuochi sono spenti, e crede di essere riuscito nei suoi intenti.
https://youtu.be/SAHVMNHzI2s
Invece ai piedi della prima casa, dove nel frattempo per sorvegliare Athena sono arrivati Tokumaru Tatsumi (il maggiordomo tutto fare di Saori, nonché uomo fidato di Mitsumasa Kido, noto ai più come Mylock), Jabu dell’Unicorno, Ichi dell’Idra, Nachi del Lupo e Ban di Lionet, si compie il miracolo con la freccia che scompare dal petto di Saori, e con la stessa che riprende conoscenza.
Tra lo stupore generale interviene il maestro dei cinque picchi, Dohko Cavaliere della Bilancia, che informa i restanti Gold Saint dell’accaduto e dei loschi piani del Grande Sacerdote, spiegando perché Aiolos 13 anni prima scappò dal Grande Tempio. Seiya intanto continua a subire la furia di Arles, mentre Saori decide di correre in suo aiuto e dei suoi amici con i Gold Saint. Ikki arrivato in soccorso del suo amico per aiutarlo, subisce anch’egli l’ira del Cavaliere dei Gemelli senza riuscire ad opporre resistenza; nel frattempo Athena inizia la scalata al Grande Tempio e, casa dopo casa, i Gold Saint rimasti in vita si uniscono a lei.
Grazie ai suoi poteri riporta in vita Shiryu, Hyoga e Shun arrivando così al cospetto di Saga, ed invitandolo ad arrendersi. Questi però non ne ha la minima intenzione, ed allora i tre Bronze Saint ritornati dall’aldilà, ed ormai padroni del settimo senso, uniscono i loro colpi migliori e li scagliano verso Saga. Questi però non solo riesce ad evitarli, ma li rispedisce al mittente mettendo tutti Ko.
Seiya si rialza ancora una volta (mostrando determinazione e spirito di sacrificio), sorretto dallo spirito di Athena e dei suoi quattro amici. Tutti insieme uniscono le forze, permettendo al Bronze Saint di scagliare un potentissimo ed “ultimo” Pegasus Ryuseiken che fa volare via Saga. Tutti credono che ormai sia finita, ma c’è un ultimo colpo di scena: il Gold Saint ritorna ed è pronto a scagliarsi contro Saori. Ma improvvisamente l’armatura d’oro abbandona il Cavaliere dei Gemelli (come a significare che persino le vestigia d’oro ripudiano tanta malvagità), che in un attimo di “lucidità” afferra il bastone di Nike per farsi colpire. Così facendo la parte malvagia scompare, ma con essa anche quella buona di Kanon.
https://youtu.be/w24X3n7cXcU
Nel manga anche qui c’è una differenza, in quanto il Gold Saint investito dalla luce dello scudo di Athena “perde” la sua parte malvagia, e quando Saori arriva al suo cospetto si suicida chiedendole perdono. A dire il vero delle tante piccole differenze tra manga ed anime, questa volta preferisco l’anime, in quanto molto più spettacolare e secondo me rende meglio l’idea del sacrificio dei Bronze Saint per far trionfare la pace. Saori a questo punto, dice ai suoi cavalieri di riposarsi dopo le fatiche della lunga battaglia, ma alzando lo sguardo al cielo una stella brilla più di altre…Che ci sia già un nuovo pericolo all’orizzonte?
La fine di Saga ma non della saga…quella stella in cielo illumina la strada del più bel filler mai creato per un anime! Continuerete la celebrazione dei Cavalieri?
Certo ci sarà il continuo sul filler più ricco di misteri e colpi di scena mai visto! Grazie mille di seguirmi
Mitico… come sempre preciso e ben scritto
Grazie Vincenzo del commento e di seguirmi.. Resta sintonizzato per il prosieguo della serie!!!
Ragazzi, Kanon non c’entra nulla con Saga XD o meglio… sì è suo fratello gemello, ma nella saga del Santuario non compare… il cavaliere dei gemelli che si spaccia per Arles è Saga, che ha una doppia personalità… e un solo nome… Kanon è il suo gemello bastardo che compare per la prima volta nella saga di Nettuno e di buono non ha proprio nulla, dal momento che è stato lui a risvegliare la parte cattiva di Saga… questo nell’anime. Nel manga sembra che dentro Saga ci fosse una specie di demonio che poi uscirà da lui quando viene investito dalla luce dello scudo di Atena.
La Stella che si vede brillare alla fine, mah… mi sono sempre chiesta anch’io quale stella fosse e cosa rappresentasse?